FORNO. Bacheche comunali troppo care, tagliati fuori i grillini

Dopo mesi di attesa, e ripetute sollecitazioni da parte del Movimento 5 Stelle, il Consiglio Comunale approva il regolamento per l'installazione delle bacheche sul territorio comunale. Ma taglia fuori proprio i grillini che ne avevano fatta richiesta. Il documento, approvato l'altra settimana all'unanimità, prevede infatti alcune regole stringenti. In buona sostanza chi desidera disporre di una bacheca per informare la cittadinanza sulle vicende politico-amministrativo locali e nazionali oppure per divulgare le proprie iniziative, dovreà farsi carico dei costi per l'acquisto e l'installazione.

Ad occhio e croce dovrà quindi fuori di tasca propria diverse centinaia di euro. Cifre troppo altre per i pentastellati come per tutte le associazioni, gruppi culturali, gruppi consiliari, organizzazioni e sindacati "che non perseguano fini di lucro o la cui attività sia ritenuta di interesse pubblico", come sottolinea lo stesso Regolamento all'articolo 1.

Il Movimento di Grillo proponeva invece che fosse il Comune ad acquistarla e a metterla gratuitamente a disposizione di cittadini e gruppi. "Siamo contenti – premette il referente locale Matteo Locatelli – di essere stati tra coloro che hanno sostenuto la predisposizione e conseguente regolamentazione delle bacheche comunali. Peccato che, probabilmente, proprio noi non potremo usufruirne per i costi proibitivi stimati e cioè 700 euro. Questo regolamento presenta molte lacune e punti interrogativi".

Basta fare un paio di calcoli. Il Movimento 5 Stelle, lo sanno anche i muri, non dispone dei finanziamenti destinati ai partiti tradizionali. Per un'intera campagna elettorale spende mediamente 500 euro in un Comune come Chivasso. Figuarsi come possa spendere cifre più alte soltanto per vedere riconosciuto il diritto di informazione. "Faremo istanza – aggiunge Locatelli – affinchè il Comune si accolli le spese di realizzazione e provveda poi ad affittare a prezzi più coerenti ai vari gruppi ed associazioni".