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15 Aprile 2014 - 15:00
E' Giuseppe "Pino" Andriolo il candidato a Sindaco della lista civica, appoggiata dal Pd, in più o meno continuità con l'amministrazione uscente. Il suo nome è stato deciso nell'ultima assemblea del circolo a nord-ovest di Ivrea del partito. Andriolo, 54 anni, abita a Pavone dal '91, è un sociologo che si occupa di formazione ed ha una società a Samone. La sua vita politica si è svolta sempre a sinistra, fin dai tempi del Pc, non si è iscritto al Pd ma è attivo nel partito. "Sono una persona che ritiene la politica ancora contenuto e non schieramento" sottolinea Andriolo.
Per questo la proposta della sua candidatura ha trovato d'accordo tutti, compreso il benestare dell'ex-ex Sindaco Walter Catozzi e dell'ex Assessore all'ambiente Gianni Bolzanello che non saranno presenti in lista ma rimarranno alla regia, nell'obiettivo di proporre persone nuove sulla scena amministrativa e con un'età media inferiore rispetto agli attuali amministratori. In lista rimarrà Paola Mino, psicologa e direttrice del locale Museo Alfredo d'Andrade, data fino a poco tempo fa in pole position per la carica di Sindaco. Sarà presente anche una parte dei consiglieri comunali uscenti mentre il Sindaco Maria Aprile, da tempo, si è ormai dichiarata fuori dia giochi.
"Andriolo rappresenta più cose – commenta il coordinatore Pd Gaspare Enrico - intanto è un volto nuovo, nel senso che non ha fatto l'amministratore in precedenza e risponde alla voglia di novità. Il secondo aspetto è che è una persona competente, conosce bene il funzionamento dei Comuni, ha una professionalità che si rivelerà utile per affrontare i cambiamenti. In terzo luogo è una persona che ha intenzione di raccogliere tutto ciò che di positivo è stato fatto in passato per metterlo a frutto nel futuro, anche con uno sguardo che vada oltre i confini comunali nell'ambito di una zona in cui Pavone è il Comune più grande ed ha oggettivamente un ruolo di traino. Ritengo che questi elementi siano una garanzia".
"Faremo una lista il più possibile rinnovata e con idee pragmatiche per gestire Pavone – anticipa Andriolo - in un quinquennio che si preannuncia molto denso di problemi legati più al contesto che alla cittadina che, comunque, ha bisogno di essere rilanciata soprattutto nell'ambito della partecipazione e del contributo che deve venire da abitanti ed associazioni. Costruzione delle unioni, ridefinizione delle funzioni degli enti locali, capire come i piccoli comuni possono operare nella città metropolitana: questi sono i punti che stiamo affrontando al fine di presentare un serio e soprattutto realistico programma di risanamento e riqualificazione soprattutto per il centro storico e vedere avviarsi tutta la gestione associata dei servizi".
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