Cerca

VALPERGA. Botte da orbi in consiglio, a vuoto il tentativo di conciliazione

VALPERGA. Botte da orbi in consiglio, a vuoto il tentativo di conciliazione

Non è andato in porto il tentativo di trovare una conciliazione tra gli ex consigliere comunali Corrado Marocco e Calogero Addamo e l'ec Presidente della Pro Loco Gianni Bernardi, i primi due alla sbarra, con l'accusa di lesioni, nei confronti dell'ultimo per la rissa avvenuta in Consiglio Comunale la sera del 28 dicembre 2009.

Lo scorso lunedì il Giudice di Pace di Cuorgnè ha proposto alle parti di chiudere la vicenda con la corresponsione della somma di 900 euro. Bernardi, assistito dall'avvocato Ferdinando Terrando, non ha accettato, non ritenendoli sufficienti ed ha richiesto, invece, una cifra di 4mila euro, comprendente sia i danni materiali che i danni morali, sulla base della perizia del medico legale di parte e considerato il contesto pubblico in cui si verificò l'episodio, ripreso dalle telecamere di Rete Canavese con immagine finite persino su "Striscia la Notizia", cui era seguito l'arrivo di Capitan Ventosa a Valperga.

Il processo, quindi, va avanti e l'udienza è stata rinviata, incredibile ma vero, al gennaio 2015, secondo i tempi lunghissimi della giustizia italiana. Si celebra di fronte al Giudice di Pace di Cuorgnè, e non presso il Tribunale ordinario di Ivrea, per un dettaglio temporale fissato dalla legge: le lesioni erano sono state giudicate guaridibili entro i venti giorni.

La difesa sostiene che i consiglieri avrebbero "semplicemente" risposto ad una provocazione e che la scazzottata non fu così violenta come emerso attraverso i media. Di tutt'altro avviso la persona offesa: quella sera Marocco e Addamo gliele avevano suonate di santa ragione, come dimostrano le riprese televisive, e la rissa era stata fermata soltanto dall'intervento delle persone presenti.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori