LORANZE'. Affronta il vicino che maltratta gli animali ma finisce a processo per minacce

Mal digeriva le vessazioni che il suo vicino di casa riservava agli animali. Così lo aveva ammonito, in più occasioni, erigendosi in difesa di quelle piccole creature. Da paladino degli amici a quattro zampe a imputato: Mariano Bodrino, di Loranzè, è finito infatti guai, presso il Tribunale di Ivrea, con l'accusa di minacce, difeso dall'avvocato Sara Rore Lazzaro. Martedì mattina, di fronte al giudice Marianna Tiseo, sono stati sentiti i testimoni della difesa, i quali hanno confermato la buona fede dell'uomo narrando i fatti avvenuti nel 2009.

"Abbiamo buoni rapporti con tutti – ha riferito, in particolare, la moglie Paola Autiero -. Siamo andati a vivere lì dopo sposati ma già mia suocera è originaria di Loranzè". La donna ha poi raccontato del rapporto con il vicino Giovanni Giachino, persona offesa nel process. "Ha dei grossi problemi – ha risposto, interrogata dal Pm Roberta Bianco – Abitualmente beve, maltratta gli animali. Ha asini, cani. Quando è ubriaco non sa più quello che fa. Sono rimasta scioccata, una volta, nel vedere come si comportava con la cagnetta che aveva appena fatto i piccoli sotto un container...". Il Pm l'ha però ammonita ad attenersi ai fatti oggetto del capo di imputazione. "Mio marito interveniva in difesa" ha sottolineato soltanto Autiero.

Lo stesso ha riferito l'amico di famiglia Eugenio Demarie, di Quagliuzzo. "Sono amico di Bodrini da oltre trent'anni – ha rimarcato il testimone -. Mi aveva detto più volte che Giachino teneva gli animali in condizioni pietose e più di una volta lo aveva ripreso". Il processo è stato rinviato al 22 gennaio 2015 per l'esame dell'imputato e la discussione.