ROMANO. Pazza di gelosia per l'amante del marito, l'aveva affrontata. Assolta

Pazza di gelosia per la donna che credeva fosse l'amante del marito. Avrebbe deciso di affrontarla. Per questo Mariuccia Godino, 53 anni, di Romano Canavese difesa dall'Avvocato Manuel Peretti, era finita alla sbarra con una serie di accuse: molestie, minacce, ingiurie e danneggiamenti. Ma martedì scorso è stata assolta perchè "il fatto non sussiste".

Il giudice Marianna Tiseo ha pronunciato la sentenza accogliendo le richieste avanzate dal Pubblico Ministero Roberta Bianco e dal legale difensore, per un difetto d'indagine. Il Pm ha infatti rilevato che mancava la prova utile a dimostrare la veridicità della ricostruzione fornita in aula dalla presunta amante, Micaela Bodezatu, donna di 35 anni origine romena che aveva presentato denuncia nel 2009. Stando al suo racconto, la Godino le era piombata sotto casa, lei aveva cercato di giustificarsi ma erano volati insulti e minacce. Nel periodo tra il 2008 e il 2009 l'avrebbe inoltre martellata di telefonate accusatrici, intimidendole di stare alla larga dal marito. Lei si era sempre giustificata, dicendole che erano "solo amici".

In aula, però, non è emerso alcun elemento che potesse dimostrare la colpevolezza dell'imputata. In particolare il Pm ha sottolineato la mancanza dei tabulati inerenti le utenze telefoniche. "Solo da quelli avremmo potuto capire – ha rilevato l'accusa -. Mancano i risconti". L'avvocato Peretti ha focalizzato anche l'attenzione sull'inattendibilità della Bodezatu, producendo alcuni scontrini e fatture da cui risultava che l'uomo le aveva pagato commissioni di natura personale, oggetti intimi per cui era impensabile che tra i due ci fosse un rapporto di sola amicizia. "La persona offesa ha rilasciato in aula dichiarazioni diverse rispetto a quelle contenute in denuncia e le sue parole sono state smentite dai fatti" ha aggiunto ancora il legale.