GASSINO. “Dopo la pandemia dovremo sederci al tavolo per parlare di Tangenziale Est”

Continua la discussione, in collina, sul progetto della Tangenziale Est.

Anche il consigliere di minoranza, Attilio Contran, leghista da sempre, è pronto a portare il suo contributo sul tema.

“La Regione - commenta - ha finalmente riaperto i giochi sul tema, la precedente giunta l’aveva accantonato, appena finirà la pandemia proveremo ad affrontare questo argomento con gli amministratori della zona. Oggi, poi, non ci sono più contrari, anche perché quando passano i camion, ogni giorno, in città, occorre intervenire”.

Dopo la pubblicazione del nostro prima articolo, su queste colonne, il dibattito sulla realizzazione della Tangenziale Est ha infiammato l’intera collina torinese. C’è, addirittura, già chi parla di un comitato “Pro Tangenziale” pronto a nascere per dare una spinta al progetto.

3 miliardi, 140 milioni e 906mila euro. Circa il 6,2 per cento dei 209 miliardi promessi dall’Europa: questo è l’ammontare dei 115 progetti presentati il 5 novembre scorso dalla Giunta regionale del Piemonte al Governo, nell’ambito del Piano di investimenti NextGenerationEU (o Recovery Fund).

Un’enorme somma di denaro che riguarda investimenti necessari in risposta alla crisi pandemica, ma anche di accelerazione all’innovazione nei settori cultura, sanità, turismo, manifattura e protezione dell’ambiente.

Ora la palla passa al Governo che dovrà scegliere i progetti migliori. Tra quei progetti c’è anche la, più volte discussa, tangenziale est. Se ne parla dagli anni 70 ma non è mai stata realizzata.

Fra le occasioni mancate degli ultimi anni, infatti, vi è senza dubbio il tema della chiusura ad est dell’anello tangenziale di Torino.