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VOLPIANO. Ripercussioni

VOLPIANO. Ripercussioni

Marco Sciretti, assessore di Volpiano

Rubrica di Loredana Fulginiti

In questo giornale potrete leggere di un’azione che, questa settimana, come Minoranza abbiamo presentato in modo congiunto nei confronti dell’assessore Sciretti a causa del comportamento mantenuto durante lo scorso Consiglio Comunale.

In questo spazio vorrei riflettere sulla reazione dei suoi colleghi. Qualcuno di loro ha, inizialmente, ridacchiato sotto i baffi tant’è che l’assessore in questione ha asserito, con fare divertito, che “aveva promesso che lo avrebbe fatto” (il sedersi tra i banchi dei consiglieri di Minoranza). Qualcun altro ha mantenuto un atteggiamento serio e ha lanciato occhiate come per dire “Che cosa stai facendo?”. Ecco, a questi ultimi rivolgo la mia riflessione: a coloro i quali si sono ritrovati a condividere un’esperienza (importante come quella di amministrare il paese) con una persona che più di una volta li ha messi in imbarazzo, per non parlare della sua inadeguatezza al ruolo affidatogli. Più di una volta, probabilmente, hanno dovuto tacere. Ho sempre pensato che i membri della Maggioranza siano delle brave persone (voglio pensarlo anche di coloro i quali sono troppo spesso assenti e invisibili in Consiglio) ma dovrebbero fare a questo punto di fine mandato un’analisi di ciò che è stato e porsi delle domande: con chi mi sono messo? Ho potuto dare il mio contributo? Sono stato scelto per le mie capacità o per occupare il posto? Dall’inizio del mandato abbiamo sempre cercato di spronare di fronte a queste domande, spesso li abbiamo redarguiti sul dolce far nulla dei giovani tanto sbandierati dal sindaco in campagna elettorale ma non hanno mai detto nulla in propria difesa di fronte a questi attacchi. Non è servito provocare una reazione che non si sa bene per quale motivo non ci sia mai stata sottolineando una probabile mancanza: non si ha nulla da rispondere o non si ha voce in capitolo? Adesso, però, bisogna trarne una lezione, approfittando dell’episodio dell’assessore “giocherellone fuori luogo”. Davvero volete che il vostro nome sia accostato a gente che con fare da sbruffone deride l’intero Consiglio e se stesso? Soprattutto, in questi cinque anni, non avevate progetti migliori di stare o non stare seduti lì a guardare (lo smartphone) e sentire una Minoranza che richiedeva rispetto anche per voi? Il consiglio dopo le tante riflessioni che anche io ho fatto in questo mandato è quello di essere voi stessi sempre, alzare la voce quando qualcosa non va come vorreste ma soprattutto quando qualcuno mette gratuitamente in una posizione di imbarazzo voi e chi vi sostiene.

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