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ISSIGLIO. Direttrice delle poste condannata per peculato: “Ho preso quei soldi per dar da mangiare ai miei figli”

ISSIGLIO. Direttrice delle poste condannata per peculato: “Ho preso quei soldi per dar da mangiare ai miei figli”

Il tribunale di Ivrea

"Non sapevo come fare per dare da mangiare ai miei figli. Per questo ho preso quei soldi". Si è aperto con una straziante confessione il processo a carico di Elena Grosso, 44 anni di Issiglio, direttrice, fino al 2016, delle poste di Torre Balfredo. L'accusa è di peculato. Di essersi appropriata indebitamente di circa 7mila euro. Era stata lei stessa, l'8 settembre di tre anni fa, a rilevare quell'ammanco di cassa. L'aveva detto alla collega che stava subentrando a lei nel turno successivo. Da lì, i controlli, le ispezioni, le richieste di restituzione del maltolto. Ma lei, quei soldi non li aveva. E così è scattato il licenziamento, prima, il processo penale, poi. Difesa di fiducia dall'avvocato Celere Spaziante, stamattina Elena Grosso è stata condannata a 2 anni e 8 mesi di carcere. Oggi vive grazie al reddito di cittadinanza, ma per effetto della sentenza dovrà restituire a Poste Spa i 6716,85 euro sottratti dalle casse dell'azienda.
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