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VENARIA. Arrestata "la banda dei guanti bianchi"

VENARIA. Arrestata "la banda dei guanti bianchi"

Carabinieri in una foto d’archivio

Li hanno definiti “la banda dei guanti bianchi”, perché lavoravano proprio con quei guanti. Con assoluta precisione, velocità e senza sbavature. E senza lasciare, ovviamente, una traccia. Una impronta. Un segno che potesse permettere agli inquirenti di trovarli e arrestarli. Ma anche i più bravi ed esperti ladri devono sempre fare i conti con un evento che possa portare le forze dell’ordine ad arrestarli. Come è accaduto martedì sera, attorno alle 22, tra via Trento e via Rossini. Quando i tre macedoni, di 37, 38 e 58 anni, residenti ad Alessandria, sono entrati in azione in una villetta. Una scena vista in tempo reale da una donna che non si è fatta prendere dalla paura ed ha subito chiamato il numero unico di emergenza “112”: “Ho visto entrare in una villetta tre ladri, avevano i guanti bianchi”. In pochi secondi, in via Trento sono arrivate sei pattuglie dei carabinieri della compagnia di Venaria, pronti ad accerchiare quella casa e a mettere le manette ai polsi dei tre “topi d’appartamento”, che nel frattempo erano già riusciti a razziare all’interno della villetta e a gettarsi in auto per darsi alla macchia. Ma tutto è risultato vano, perché i militari coordinati dal capitano Giacomo Moschella sono riusciti a braccarli. Dopo la perquisizione di rito, sono stati sequestrati tre orologi, un braccialetto in metallo di colore argento, una chiavetta usb, una chiave meccanica e due paia di guanti in stoffa di colore bianco. La proprietaria della villa, la cui porta d’ingresso è risultata forzata, che non era in casa al momento del furto, ha riconosciuto come suo uno dei tre preziosi orologi rinvenuti. Per i carabinieri, la banda con molta probabilità ha effettuato altri furti in quella zona nella stessa giornata e serata. Per questo motivo le indagini sono in corso. E ora i militari vogliono capire se i tre facciano parte della medesima banda che da tempo sta razziando, a più riprese e in diversi orari, nelle abitazioni di tutti i quartieri della Reale, nessuno escluso. Una situazione che stava esasperando, non poco, i residenti, e che già in passato avevano minacciato la volontà di dare vita a vere e proprie ronde per la città.  
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