SAN RAFFAELE. I cinghiali invadono il paese. Si aspettano le battute

A guardare queste immagini fanno addirittura tenerezza. Un gruppo di cinghiali, una famiglia intera, o forse più, composta da una trentina di cuccioli sono stati avvistati qualche sera fa, nelle colline di San Raffele Cimena, mentre attraversavano la strada provinciale.

E così scoppia anche nella zona dell’Oltrepo l’annoso problema degli ungulati che causano incidenti stradali e distruggono le coltivazioni degli agricoltori.

“In realtà non si tratta di un episodio sporadico - commenta il sindaco Angelo Corrù -, ma di un fenomeno con cui lottiamo da tempo e che stiamo cercando di risolvere”.

Le soluzioni?

“Al momento non ce ne sono, - aggiunge - stiamo aspettando che si possa partire con le battute di caccia”.

Il problema è che non si sa quando e se si potrà partire. Le associazioni animaliste del territorio hanno infatti fatto ricorso al Tar per impedire che il programma di controllo approvato dalla Città Metropolitana di Torino e focalizzato appunto sulle battute di caccia possa essere messo in pratica. Una risposta verrà data nei giorni scorsi, intanto  Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino ha dichiarato lo stato di allarme in tutto il territorio, sottolineando la preoccupazione soprattutto da parte degli agricoltori. Sulla questione è intervenuto anche Michele Mellano direttore di Coldiretti Torino.

“La parziale sospensiva al piano annuale di contenimento del cinghiale da parte del Tar che giunge in un momento particolarmente delicato della stagione di contenimento. Città Metropolitana di Torino si sta impegnando per superare tale sospensiva attraverso la modifica del piano attuale. Coldiretti Torino riconosce e sostiene tale impegno, indispensabile ai fini di un ripristino sul controllo del territorio. Purtroppo i cicli della natura e di conseguenza gli agricoltori non possono più aspettare”.