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11 Ottobre 2017 - 11:45
Villa Matilde ha ospitato alcune delegazioni arrivate in Piemonte per i lavori del G7 a Torino. Ma la “zona rossa” realizzata intorno alla lussuosa dimora per garantire la sicurezza degli ospiti ha sollevato il malcontento dei commercianti e residenti di via Marconi. Per tre giorni, da giovedì 28 a sabato 30 settembre, infatti, la via è stata inaccessibile: transenne e auto delle forze dell’ordine ovunque per sbarrare il passaggio. Via Marconi è la via commerciale, quella che mette in collegamento il paese con Strambino.
L’arrivo a Villa Matilde di alcune delegazioni per Romano Canavese è certamente stato un bel biglietto da visita per il paese, ma ne è valsa davvero la pena? Probabilmente no visto che i commercianti sono sul piede di guerra a causa dei mancati incassi. Tutti con il dito puntato verso Oscarino Ferrero. “Siamo arrabbiati con il sindaco perchè non ci aveva avvisato che avrebbe chiuso la via” tuonano in coro Reana Borra della panetteria, Graziella Pennino della cartoleria, Sara Segradin del bar Devil’s Caffè e Alessandro Angeli del negozio di frutta e verdura. Quest’ultimo è il più arrabbiato di tutti: “Oltre al danno, economico, anche la beffa perchè il sindaco mi ha mancato pure di rispetto. Proprio a me che gli ho fatto tanti favori. L’ultimo solo la scorsa settimana quando mi ha chiesto di consegnare una ricetta medica per la madre al dottore, mio vicino di negozio. Quando lo studio medico è chiuso sono d’accordo con il medico a raccogliere io le ricette dei pazienti senza che questi debbano fare la coda. Ma proprio in quell’occasione, qualche giorno prima del G7, al primo cittadino domandai se era intenzione chiudere via Marconi. Nel caso non avrei acquistato frutta e verdura rischiando di tenerla per giorni nel mio negozio e poi buttarla via. In quell’occasione mi aveva giurato di no. Che via Marconi non sarebbe stata chiusa. Puntuale, il giorno successivo, mi trovo l’ordinanza che la via sarebbe stata chiusa per ragioni di sicurezza. Risultato? Ho dovuto buttare frutta e verdura acquistate il giorno prima perchè non le ho vendute. A quel punto, arrabbiato, lo chiamo e gli faccio presente questa cosa ricordandogli che fu proprio lui a promettere il contrario. Per tutta risposta mi ha detto che l’ordinanza gli è stata imposta dal Questore. Tutto vero. Ci credo. Ma d’ora in avanti non crederò più a lui...”
“Come noi sono arrabbiati anche i residenti – fanno fatica a smaltire la rabbia – che per giorni non hanno potuto parcheggiare la loro auto lungo la via e nemmeno accedere ai box dei condomini. Tutto questo per le delegazioni per il G7. Ma quando Villa Matilde ha ospitato Vasco Rossi piuttosto che Laura Bush, moglie dell’ex presidente degli Stati Uniti, mica si era creato tutto questo disguido. E’ inutile che il sindaco si vanti che questi eventi risollevano l’economia del paese. Al massimo favoriscono Villa Matilde che è una struttura privata”.
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