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18 Settembre 2017 - 09:15
“Hanno fatto bene a richiamarseli e spero che li obblighino a tagliarselo uno con l’altro e a farglielo mangiare....i poverini fuggiti dalle guerre e bisognosi di accoglienza e affetto. In alternativa dateglieli in cura a casa della boldracchia...”.
Questo il commento su Facebook di Claudia Nozzetti, assessore pentastellata al Lavoro di Venaria, sullo stupro di Rimini.
Un commento che, immaginate un po’ voi, ha scatenato il finimondo. Non solo sui social.
E che ha tirato in causa, con riferimenti denigratori, la presidente della Camera Laura Boldrini.
Il post dell’esponente M5S è stato cancellato dopo poche ore, ma ormai il sasso era lanciato...
Nozzetti è assessore alle Politiche Sociali. E nelle sfaccettature di questa delega c’è anche il “settore” integrazione.
Chapeau.
L’assessore è poi tornata sull’argomento per scusarsi e fare alcune precisazioni. “Il concetto è stato espresso con parole eccessive, forti e inadeguate condivise più su una scia emotiva che razionale - scrive -. Parole esterne a un ruolo istituzionale che soltanto parzialmente investe la mia vita, fatta al di sopra di tutto di quotidianità e problemi emotivamente vissuti che vanno ben oltre la semplice necessità di apparire. Al netto di ogni necessità, il commento proprio per le parole espresse è da censurare. Auspico in ogni caso una svolta nell’intraprendere azioni atte a tutelare indistintamente tutti”. Scusa arrivate un po’ tardi, però.
I commenti
della politica
Sul “caso Nozzetti”, Roberto Falcone, primo cittadino della Reale, usa la diplomazia: “Sono contrariato dall’esternazione, che è stato un atto di ingenuità, pur precisando come la Nozzetti sia “un assessore tecnico e dunque quello che ha detto è una opinione personale e non del Movimento 5 Stelle”.
Falcone, poi, ha aggiunto: “Claudia mi ha confermato che si trattava di un pensiero dettato da un’emozione personale particolare, ben distinto dall’opinione politica”.
Frasi, sommate a quelle dello stesso assessore, che hanno scatenato le minoranze consiliari.
In primis il Pd, che chiede la testa della Nozzetti: “Da tempo il circolo di Venaria denuncia l’inadeguatezza e l’inconsistenza della Giunta pentastellata: programmi non rispettati, inconsistenza delle azioni intraprese, una visione di città incompleta e raffazzonata. L’operato dell’assessore Nozzetti non è esente dallo stesso giudizio. E’ latitante nei confronti della cittadinanza. Non la ricordiamo per iniziative o progetti che abbiano cercato di ridare slancio la produttività o solamente cercato di dare risposte concrete per mezzo delle politiche sociali. A questo giudizio altamente negativo, si aggiungono le dichiarazioni vergognose, condite da una pesante offesa alla presidente Boldrini. E’ quanto di più becero sia mai stato detto da un amministratore della nostra città. Chi ricopre un ruolo delicato, come quello dell’Assessore Nozzetti , dovrebbe essere di esempio e non cedere ai più bassi istinti triviali, fomentando odio e disprezzo. Per questo chiediamo a Falcone di revocare le deleghe all’assessore”.
E questa sera, in Consiglio, anche i Moderati (Maurizio Russo e Viviana Andreotti), Alessandro Brescia e Salvino Ippolito chiederanno la testa dell’assessore: “Dopo quanto scritto su Facebook e detto a La Zanzara, la Nozzetti deve andarsene a casa. Noi glielo chiederemo. E’ un atto dovuto. Ora Falcone dimostri di avere una testa e di non essere comandato da nessuno. Altrimenti è meglio che tutti facciano un passo indietro e chiedano alla città da chi vogliono essere governati”.
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