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IVREA. Doppio no a Nova Coop

IVREA. Doppio no a Nova Coop

Novacoop

Il Comune ha detto per la seconda volta “no” all’Ipercoop che Nova Coop ha annunciato di voler costruire in città, nell’arco dei prossimi tre anni. Al primo “no” ad un’operazione di “variante semplificata al piano regolatore” ne è infatti seguito un secondo, nei giorni scorsi, sulla base di una memoria tecnica, inviata dall’azienda a sostegno della legittimità, della congruità e della completezza degli elaborati presentati.

E adesso? Nova Coop potrebbe puntare ad  un accordo di programma pubblico-privato e in questo caso verrebbe coinvolto l’intero consiglio comunale. Dovesse accadere, c’è da giurarci che non se ne discuterà e pure tanto.

In ballo, infatti, c’è un investimento da 14 milioni di euro, di sicuro il più grande che Ivrea abbia visto negli ultimi anni.

Un’operazione spalmata su un’area di 4 mila metri quadrati di cui 2.500 dedicati alla vendita, perlopiù di prodotti alimentari.

Il tutto proprio davanti alla stazione, nell’ex Casa Molinario che, fino a qualche tempo fa ospitava il centro prelievi e il centro prenotazioni unico dell’Asl To4, con un via e vai costante di non meno di duemila persone al giorno.

Se ne è parlato anche nell’ambito di una recente commissione consigliare sull’assetto e uso del territorio, riunitasi nel mese di luglio.

“E’ una questione tecnica   aveva sottolineato l’assessore Giovanna Codato E’ però vero che abbiamo sollevato delle eccezioni che fanno riferimento allo strumento urbanistico utilizzato quello della  “variante semplificata”. Molto in sintesi la legge regionale consente, in deroga al piano regolatore, l’apertura o l’ampliamento di un’attività commerciale ma solo se non esistono terreni idonei da un’altra parte. In questo caso ce n’è uno verso Burolo, dalle parti del carcere…”.

Epperò il dibattito, in commissione, si era concentrato anche su altri aspetti, non foss’altro che Nova Coop sarebbe disponibile ad acquistare il parcheggio dell’Olivetti Multiservices mettendolo a disposizione del pubblico e con l’ipermercato arriverebbero anche prati, aiuole, alberi e una rotonda tra via Di Vittorio e corso Nigra.

“L’area di fronte alla stazione è parecchio degradata – aveva aggiunto Codato  Ci sono edifici diroccati e si dovrebbe tenere in considerazione ogni investimento che abbia un senso. Certo sarebbe meglio arrivasse un bell’albergo ma sulla crisi della piccola distribuzione causata dagli iperstore  io come tanti altri, esprimo delle perplessità...La competizione oggi e tra i grandi colossi. Nova Coop farebbe concorrenza al Bennet…”.

Cosa ne pensino i tre fruttivendoli, le tre panetterie, la gastronomia e le due pasticcerie ubicate nel raggio di un centinaio di metri non lo sappiamo. E’ invece chiaro il giudizio dei consigliere comunali Alberto Tognoli e Francesco Comotto.

“Si tratta di un bell’investimento - marca stretto Tognoli - Non bisogna buttare all’aria tutto, come è già successo qualche anno fa con  l’Esselunga. Rinunciare all’Ipercoop significa rinunciare anche a degli interventi urbanistici magari concordati…”.

Scettico Comotto. “Il dibattito in consiglio comunale – inforca – è fondamentale… “.

E che Nova Coop, già presente a Strambino, Cuorgnè e Caluso, sia fortemente interessata a Ivrea è compensibile considerando che nel 2016 ha formalizzato un accordo con Aeg Coop che ha portato alla nascita di una nuova società con sede a Ivrea (Nova Aeg) dove sono stati conferiti tutti i grandi clienti di Aeg per  circa 300milioni di euro.

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