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05 Settembre 2017 - 11:14
Acqua
A Traves il sindaco Osvaldo Cagliero, in data 18 agosto, ha diramato un’ordinanza per limitare l’utilizzo dell’acqua potabile.
L’acqua - recita il documento - dev’essere utilizzata “esclusivamente per usi alimentari ed igienico sanitari, compresa la riduzione al minimo del gettito della portata delle fontanine comunali per usi extra domestici”.
Causa, da un lato, della siccità ad agosto. E necessità, dall’altro, di seguire - come scritto nell’ordinanza - “un obbligo morale nei confronti delle generazioni future”, perché l’acqua è “risorsa essenziale per la vita, dev’essere salvaguardata da possibili sprechi”.
Quel che non dice il documento è tutto ciò che c’è dietro. E c’è tanto, tantissimo. Una vera e propria battaglia di autodeterminazione, di libertà. Una “testardaggine” quasi ingenua di un piccolo comune di poco più di 500 anime che non vuole farsi fagocitare e vuole mantenere la sua specificità, la sua autonomia, le sue caratteristiche, le sue tradizioni. Una politica che quelle 500 anime vuole tutelarle.
Traves, ormai da anni, lotta contro Smat e l’ATO3. Davide contro Golia.
“Siamo l’unico comune delle Valli di Lanzo che ancora gestisce in modo autonomo “in economia” il proprio acquedotto comunale - spiega il primo cittadino, fieramente -. In periodi di siccità dobbiamo limitare il più possibile l’uso dell’acqua o rischiamo di rimanere senza”. Traves prende l’acqua da due sorgenti naturali originate da falda. L’acqua viene utilizzata dal Comune che la distribuisce su tutto il territorio di competenza attraverso una rete di condutture, con controlli periodici dell’Asl e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie. “Abbiamo deciso di gestire autonomamente l’acqua - sottolinea Cagliero - per venire incontro alle esigenze della popolazione. L’acqua è migliore e meno cara”.
Negli anni il consiglio comunale si è espresso più volte all’unanimità contro l’affidamento a Smat. La società, da parte sua, ha fatto ricorso al Tar per contrastare la decisione del piccolo Comune. “Ci hanno citato in giudizio, vogliono che acquistiamo la loro azione - conclude il primo cittadino -. Ormai è più di un anno che combattiamo su questa posizione e non intendiamo mollare. Finché sarò sindaco, lotterò”.
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