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VOLPIANO. Lavoro: Comital avvia licenziamento 140 dipendenti Volpiano

VOLPIANO. Lavoro: Comital avvia licenziamento 140 dipendenti Volpiano
La Comital ha avviato le procedure di licenziamento per i circa 140 lavoratori dello stabilimento di Volpiano (Torino). La notizia non è ancora stata comunicata ufficialmente, ma già oggi è previsto un incontro tra l'azienda e i rappresentanti sindacali. La Comital, dal 2014 proprietà del gruppo francese Aedi insieme alla collegata Lamalù, produce a Volpiano laminati di alluminio per l'industria farmaceutica e alimentare. L'Amma ha comunicato ufficialmente ai sindacati la decisione della Comital di chiudere lo stabilimento di Volpiano e di licenziare i 138 dipendenti. L'azienda - si legge nel testo dell'Amma - spiega che "versa ormai da tempo in una difficile situazione                 sotto il profilo economico, patrimoniale e finanziario" e che "negli esercizi 2015 e 2016 ha chiuso il bilancio con rilevanti perdite di esercizio. A fronte di tali perdite la proprietà ha più volte rifinanziato la società per far fronte alla difficile situazione economico/finanziaria, nella prospettiva di avviare un piano industriale di rilancio delle attività. Nonostante gli sforzi profusi per ricercare una soluzione per il rilancio aziendale, costituiti da investimenti economici per acquisto di macchinari supplementari e assunzione di nuove risorse professionali, i dati intermedi dell'esercizio in corso, relativi ai primi sei mesi dell'anno, denotano un aggravamento della perdita, con nessuna previsione di inversione di tendenza per quanto attiene al futuro". La Comital ha quindi deciso di procedere ai licenziamenti non ritenendo che "sussistano i presupposti per il ricorso alla cassa integrazione straordinaria, ne' per riorganizzazione ne' per crisi". Non è percorribile, secondo l'azienda, neppure la strada dei contratti di solidarietà "in quanto la parziale riduzione dell'attività, presupposto indispensabile per l'utilizzo di detto strumento, non migliorerebbe la situazione, ma anzi rischierebbe di aggravarla ulteriormente".
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