SETTIMO TORINESE. Morto neonato abbandonato, lanciato da balcone solo ipotesi

"Il corpo del neonato, sulla strada, era lontano dall'asciugamano. Questo potrebbe avvalorare la caduta dall'alto", ovvero che il bambino sia stato lanciato dalla madre dal balcone di casa, "ma è ancora una ipotesi investigativa". Lo afferma il procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando, che nella notte ha fermato una italiana di 34 anni con l'accusa di essersi sbarazzata del figlio dopo averlo partorito in casa. Il marito era in casa al momento del parto, ma non è indagato. Interrogato dai carabinieri, l'uomo ha sostenuto "di avere sentito dei rumori, come un miagolio, ma di non avere sospettato nulla". Resta dunque ancora da chiarire come il bambino sia arrivato in strada, nel punto in cui è stato abbandonato. I medici dell'ospedale Regina Margherita di Torino, dove è morto ieri il neonato abbandonato in strada a Settimo Torinese, lo hanno chiamato Giovanni. Il bimbo pesava 3 chili ed era alto 54 centimetri. Lo rende noto il procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando, che nella notte ha fermato la madre, una donna italiana di 34 anni, ora assistita da un legale d'ufficio, l'avvocato Patrizia Mussano di Ivrea. Durante l'interrogatorio, quando ha realizzato che il figlio era morto, "non ha avuto nessuna reazione - riferisce il procuratore Ferrando -. Ha solo chiesto ai carabinieri il sesso. E non ha mai pianto". E' stato partorito a fine gravidanza il neonato abbandonato ieri in strada a Settimo Torinese e morto poche ore dopo in ospedale. E' quanto ipotizzano gli inquirenti, che nella notte hanno fermato la madre, una italiana di 34 anni. E' accusata di omicidio. Nel corso dell'interrogatorio fiume della scorsa notte, al termine del quale ha confessato, la donna "ha sostenuto di non essersi mai sottoposta a visite mediche - spiega il procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando - e di avere continuato ad avere le mestruazioni, per cui non pensava di essere incinta".