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RIVAROLO. Chiesto l'ergastolo per Mario Perri

Il pubblico ministero Ruggero Mauro Crupi, mercoledì mattina, ha chiesto l’ergastolo per Mario Perri, 56 anni, accusato di aver ucciso con un colpo di pistola alla nuca, il 18 gennaio 2016, l’ex panettiere di Feletto, Pierpaolo Pomatto. Perri, pregiudicato di Rivarolo Canavese, si è professato innocente per un anno poi, la scorsa settimana, a sorpresa, ha confessato l’omicidio avvenuto nelle campagne della frazione Vesignano. La difesa, che ha chiesto il rito abbreviato, parlerà il 1° marzo. E sarà un’udienza molto lunga. L’avvocato Flavia Pivano punterà sulla legittima difesa. Seguirà con ogni probabilità un rinvio da parte del giudice Alessandro Scialabba per la sentenza. Secondo la versione, fornita da Perri, lui e Pomatto si conoscevano da molto tempo, entrambi con un passato turbolento e guai con la giustizia alle spalle. Avrebbero ripreso i contatti, persi dal 1994, solo di recente. “Mi offriva spesso il caffè alla Bicocca” ha riferito l’omicida durante la confessione. Pomatto, nel gennaio dello scorso anno, avrebbe chiesto a Perri il favore di accompagnarlo nelle campagne di Vesignano, alla ricerca di una pistola nascosta tempo addietro. In auto, però, il rivarolese si sarebbe accorto delle cattive intenzioni dell’amico. “Ho capito che voleva spararmi”. Perché? Forse Pomatto sospettava che Perri facesse da informatore. Ne era nata una colluttazione, proseguita fuori dall’abitacolo dei veicolo fino a che Perri era riuscito a togliere la pistola, una 765, dalle mani dell’altro. Pomatto si sarebbe allora avventato come toro infuriato verso il ventre di Perri e lui, per evitare di essere capottato, avrebbe sparato. Voleva mirare alle gambe, invece lo aveva preso alla tempia.
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