“Ho deciso di restare nell’Unione solo perché mi è stato chiesto espressamente dall’assemblea dei sindaci”. In questo modo Michele Gedda, sindaco di Pecco, spiega perché ha deciso di ritirare le dimissioni, rassegnate il mese scorso dalla carica di vicepresidente dell’Unione Valchiusella. Lo ha fatto in seguito alle numerose avances e richieste di ripensamento da parte dei colleghi. “Mi ero dimesso – racconta – perché in due anni e mezzo non era stato ancora raggiunto uno degli obiettivi per i quali l’Unione era nata: associare i servizi. Ma il 14 ottobre, durante l’assemblea, mi è stato appunto chiesto di restare. Me l’hanno chiesto tutti, quasi implorandomi. La mia decisione non era una provocazione allora e non si tratta oggi di un dietrofront. Guai a pensarlo. Era stato un gesto dettato più che altro dallo sconforto per non veder realizzati i piani. Da due anni e mezzo avevamo uno statuto, ma non si era ancora fatto nulla per attuarlo associando alcuni servizi”. Tanto è vero che l’Unione Valchiusella è stata anche tra quelle escluse dai contributi della regione. E poco tempo fa il presidente e sindaco di Vico Antonio Nicolino aveva espresso l’eventualità di potersi dimettere se non ci sarà modo di passare, davvero, dalle parole ai fatti. Proprio da quando Michele Gedda ha ritirato le sue dimissioni, però, l’Unione sembra aver inserito la marcia. Anzi. Già dalle prossime settimane dovrebbero entrare in funzione diversi servizi. La presa di posizione del sindaco di Pecco, quindi, sembra aver dato uno scossone ad una situazione di stallo. “Da oggi (martedì 2 novembre) l’ufficio tecnico degli otto comuni passerà in capo all’Unione - annuncia Gedda, e sarà proprio lui ad occuparsi, in prima persone, di questo progetto -. Gestiremo insieme tre dipendenti a tempo pieno. Non solo. A far data dal prossimo gennaio sarà in comune anche il segretario comunale Claudio Calvetti. E’ inoltre in corso di svolgimento un bando per l’assunzione di tre contabili. Il vincitore andrà in pianta organica al Comune di Alice Superiore e gli altri due, a ruota, a Vico Canavese e Lugnacco. Mi sembra che ora la strada intrapresa sia quella giusta”.
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