SAN MAURO. Lega e San Mauro Domani pazzi per Matteo Salvini

  La prima domanda è: ma se Salvini fosse arrivato a San Mauro la sera per un comizio, quanta gente ci sarebbe stata ad accoglierlo? Il mercoledì alle 14,30 non è esattamente un orario ideale per le persone che lavorano. Eppure i portici di via Martiri si sono riempiti per accogliere il leader leghista durante la sua breve visita sanmaurese. La seconda, ben più complessa, riguarda le conseguenze della visita del segretario del Carroccio: influirà il suo arrivo sul gradimento che la Lega, e dunque il candidato Davide Benedetto, porterà a casa domenica al momento del voto?   Di certo c'è che il mini-comizio di Salvini non può che aver fatto bene alla coalizione: è raro vedere personaggi di tale calibro prestarsi mezz'ora di selfie con tutti i presenti (e con tutti intendiamo proprio tutti) e chiacchierare amabilmente con i sanmauresi come se li conoscesse da una vita. Addosso aveva una maglietta, appositamente preparata dai militanti locali, con la scritta San Mauro. A prescindere dalle idee e dai contenuti politici (di San Mauro Salvini non ha parlato, salvo fare l'imboccallupo al candidato sindaco), la visita del leader leghista si è svolta in un clima disteso e quasi "plebiscitario", visto il tifo da stadio che i fans hanno riservato al loro beniamino.   Il più entusiasta di tutti era certamente il segretario locale della Lega Marco Beltramo, il quale con la voce tanto emozionata da diventare praticamente un grido, ha presentato Salvini come se fosse Dio sceso in terra. "Speriamo che nessuno qui sopra stesse dormendo", lo ha canzonato bonariamente lo stesso Salvini. Notevole lo spiegamento di forze dell'ordine (presenti carabinieri e polizia municipale) all'arrivo del segretario del Carroccio: nessun intervento è stato però necessario, dal momento che tutto si è svolto in un clima di assoluta tranquillità.