SAMONE. Per l'Ufficio ragioneria arriva la sorella del vicesindaco

Il vicesindaco Susanna Ponte si è allontanata dall'aula. E diversamente non avrebbe potuto fare, visto che alla riunione di Giunta del 28 gennaio scorso, s'è deciso di appoggiarsi ad un dipendente di un altro comune per sopperire alle carenze dell'ufficio ragioneria. E mica un dipendente qualunque, ma proprio alla sorella Marilena Ponte, in forza al comune di Pavone. C'è da dire che fin dalla campagna elettorale questa lista oggi in maggioranza ha sempre annunciato l'intenzione di stralciare il progetto di unione dei comuni per il quale il predecessore Paolo Giordano aveva gettato le base, insieme a Ivrea, Banchette, Fiorano, e compagnia bella. Con l'insediamento, la nuova maggioranza ha cominciato a costruire un "ponte", passateci la metafora ed il gioco di parole, oltre la pedemontana, con Pavone. Avvalendosi, quindi, visto che la propria ragioniera storica, coincidenza, è andata in pensione nel dicembre scorso, anche dell'impiegata dell'ufficio ragioneria di Pavone, che è nientepopodimeno che la sorella del vicesindaco, Marilena Ponte. Due sorelle sotto lo stesso tetto, quindi, e c'è da giurarci che la minoranza consiliare non si farà sfuggire l'occasione di scatenare una polemica in consiglio sulla dubbia opportunità di questa decisione, quando si sarebbe potuto sondare il terreno anche presso altri paesi. Anche perché si tratta di una dipendente di categoria D, quindi una categoria elevata ma anche più costosa. L'incarico durerà per il periodo dal 1° febbraio al 30 giugno, oltre il normale orario pavonese, e sarà corrisposto un compenso orario forfetario lordo di 20 euro l'ora per un impegno di circa sei ore settimanali.