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19 Gennaio 2016 - 16:47
Quattordici condanne, tra patteggiamenti e riti abbreviati, 4 rinvii a giudizio e 2 non luogo a procedere.
Si è conclusa così, nei giorni scorsi, l’udienza preliminare davanti al gup Stefania Cugge, relativa al processo denominato "patenti facili". Cioè quelle ritirate nei posti blocco per i più svariati motivi (droga e alcol) e subito riconsegnate grazie ad uno strano giro.
Accolte le richieste del pm, Giuseppe Ferrando, che per il principale imputato, Valter Brunero Manera (difeso dall’avvocato, Roberto Franco), 57 anni, ex giardiniere di Cuorgnè, aveva chiesto 2 anni e 6 mesi di reclusione. Tutte le altre condanne vanno da 8 mesi ad 1 anno e 2 mesi.
La vicenda risale al 2010, quando in un laboratorio analisi di Torino, un’infermiera si era accorta che, a fare le analisi del sangue, necessarie per poi riottenere il documento di guida, si presentava sempre la stessa persona.
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