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13 Agosto 2015 - 14:55
La vecchia struttura necessitava di lavori di ammodernamento e di adeguamento alle moderne tecniche diagnostiche e terapeutiche, compresa l’integrazione con l’attività di emodinamica, iniziata due anni or sono. Durante i lavori – il cui costo complessivo è stato di circa 600 mila euro – l’UTIC ha continuato a funzionare nei vecchi locali del Pronto Soccorso, opportunamente risistemati per accogliere le persone con problemi cardiologici acuti. Locali che ora saranno ristrutturati per ospitare l’attività di galenica della Farmacia Ospedaliera. La superficie della nuova UTIC, di circa 290 metri quadrati, è rimasta invariata, ma, oltre alle opere edili e al rifacimento totale di tutti gli impianti (elettrico, idrico-sanitario, condizionamento e riscaldamento, gas medicali, fonia e dati), è nettamente migliorata la distribuzione degli spazi. Data la conformazione strutturale del blocco A, non è stato facile progettare la distribuzione spaziale, ma, anche grazie alla stretta collaborazione tra il Servizio Tecnico, diretto dall’architetto Giovanni Rizzo, e il dottor Senatore, con la sua équipe medico-infermieristica, si è potuto realizzare locali che rispondono alle moderne esigenze terapeutiche, assistenziali e di comfort. Così commenta, con soddisfazione, il Direttore Generale dell’ASL TO4, dottor Lorenzo Ardissone: “Abbiamo raggiunto l’obiettivo di creare una struttura moderna e funzionale, in grado di rispondere a tutte le esigenze diagnostiche e terapeutiche dei pazienti cardiopatici, compreso il miglioramento degli standard alberghieri e di umanizzazione. Lo sforzo realizzato ci permetterà di evitare trasferimenti in altri ospedali o di limitarli a casi particolari”.
La nuova UTIC dispone di una sala di degenza per acuti dotata di quattro posti letto, che è stata dotata di apparecchiature nuove per il monitoraggio cardiologico delle persone assistite. A questa sala è annesso un ampio locale di sorveglianza, da cui gli operatori possono monitorare i ricoverati nella sala per acuti, ma anche le persone degenti nelle tre camere per post-acuti, la cosiddetta area subintensiva, dotata di sei posti letto complessivi. Ed è stata ottimizzata anche la sorveglianza continua visiva: dal locale di sorveglianza, infatti, gli operatori possono visualizzare direttamente la sala per acuti, mentre la sorveglianza continua visiva dei ricoverati nelle camere per post-acuti è resa possibile tramite sei telecamere, una per ogni letto. La struttura è, inoltre, dotata di una stanza a un letto per l’isolamento di pazienti con problemi cardiologici acuti e problemi infettivi già in atto o ad alto rischio di infezioni, che, pertanto, non possono rimanere in camera con altri degenti.Edicola digitale
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