De Tomaso: tre proposte per salvare 900 posti Torino

 Tre proposte sono state presentate da gruppi automobilistici per la De Tomaso: se la trattativa, portata avanti dalla Regione Piemonte, andrà in porto i 900 licenziamenti a Grugliasco (altri 100 sono a Livorno) saranno evitati perchè si potrà chiedere una proroga della cassa integrazione che scade il 4 gennaio. Il negoziato è quasi alle battute finali, come ha spiegato l'assessore regionale al Lavoro, Claudia Porchietto, ai lavoratori in un incontro. L'appuntamento è per il 4 novembre quando tutto dovrebbe essere concluso. Tra i nodi da risolvere quello del marchio De Tomaso, considerato essenziale da uno dei gruppi. Le tute blu sono scese in piazza, non tantissimi, circa 150: davanti alla sede della Regione hanno portato le lettere di licenziamento arrivate venerdi' scorso. "Fino all'ultimo giorno lavoreremo per trovare delle concrete soluzioni occupazionali", ha assicurato Porchietto. Lo stesso punto su cui insistono i segretari della Fiom torinese, Federico Bellono e regionale, Vittorio De Martino: "Le offerte pervenute devono garantire una prospettiva occupazionale a tutti i lavoratori e nella fase di definizione dei progetti industriali sarà comunque necessaria un'ulteriore proroga della cassa integrazione. Il tempo che rimane fino al 4 gennaio non è molto e occorre accelerare gli sforzi da parte di tutti". Giorgio Airaudo, ex segretario Fiom e oggi parlamentare di Sel, ha presentato un'interpellanza urgente al governo a cui chiede di non lasciare sole le Regioni Piemonte e Toscana e, a Torino, di utilizzare lo strumento immobiliare dal momento che l'impianto di Grugliasco è di proprieta' della finanziaria regionale Finpiemonte.

L'assessore alle attività produttive lavoro della Regioen Toscana, Gianfranco Simoncini, ha chiesto un incontro urgente con il ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato per affrontare "la situazione drammatica che, in queste, ore stanno vivendo i lavoratori della De Tomaso".