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LESSOLO. Badante alla sbarra. "Mi ha fatto pena e mi ha rubato tutto quello che avevo"

LESSOLO. Badante alla sbarra. "Mi ha fatto pena e mi ha rubato tutto quello che avevo"

Si era presentata come badante originaria della Romania, bisognosa di guadagnare qualcosa per poter sopravvivere qui in Italia. "Mi aveva fatto così bene che, anche se non mi era piaciuta a pelle, non me la sono sentita di dire di no, e l'ho presa sotto il mio tetto, qualche giorno, perché accudisse mio marito infermo". Con queste parole Norma Cervellin, classe 1937, residente a Lessolo in via Arduino Casale, ha raccontato, l'altra settimana, di fronte al giudice Claudia Maria Colangelo del Tribunale di Ivrea, com'era avvenuta quella conoscenza. "Mi era stata consigliata da un'amica. Anche se abitava a Torino era disposta a venire qui. Non è che mi piacesse tanto ma aveva bisogno. Diceva che aveva tutta la famiglia in Romania. Mi ha fatto tanta pena e se n'è approfittata, mi ha rubato quello che avevo in casa" ha aggiunto la signora che il 10 febbraio del 2010 si era recata presso la stazione dei Carabinieri di Ivrea-Banchette per sporgere denuncia. Il furto, per cui oggi si trova imputata la badante Gabriela Petrea (difesa dall'avvocato Annalisa Garetto), sarebbe avvenuto il 6 febbraio, quattro giorni prima. Eppure, Norma Cervellin, aveva capito di istinto che non era una persona di cui fidarsi. "E' arrivata da Torino e si è fermata qua con la valigia il sabato sera. L'ho ospitata per la notte, anche se non ero convinta, mi aveva persino già chiesto un anticipo – ha riferito in aula la lessolese -. Il secondo giorno le ho detto: mi spiace, non posso tenerti. Fumava troppo, dappertutto, si alzava anche di notte per accendersi le sigarette. Non mi andava bene. Mi ha chiesto soltanto un giorno, per potersi trovare un'altra occupazione. Ho accettato. Peccato che, quando sono uscita di casa per andare a fare la spesa, al mio ritorno non l'ho più trovata e mi era sparito tutto quello che avevo: l'oro e 500 euro". Una brutta esperienza. E per la signora, considerata l'età, ed il tempo trascorso, non è stato affatto semplice ricostruire i fatti e a stento a confermato la fisionomia della donna. Alta, robusta, carnagione chiara, capelli scuri. Il processo è stato rinviato al 2 novembre.

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