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17 Maggio 2015 - 12:31
A sinistra col golfino blu Paolo Lupo
Minoranze sul piede di guerra. Adesso, tra gli incazzati, c'è anche Marco Di Gregorio, capogruppo di "Strambino Volta Pagina". "Dall'inizio del mandato – annuncia - sto svolgendo il mio ruolo di consigliere concentrandomi sui problemi concreti della gente. Ma se il metodo della maggioranza è finalizzato a non permettermi di fare questo, allora d'ora in avanti sarà battaglia".
Di Gregorio punta il dito contro l'arroganza del primo cittadino Sonia Cambursano. "Martedì 7 aprile – ricorda – c'è stata una riunione dei capigruppo per discutere l'ordine del giorno del consiglio che si sarebbe svolto il 15 aprile successivo. In quell'occasione la maggioranza comunicava che 15 giorni dopo ci sarebbe stato un nuovo consiglio dedicato al bilancio. Ho fatto presente che sarei stato via da Strambino, per impegni di lavoro, dal 30 aprile al lunedì successivo. L'indomani ho telefonato anche al Sindaco, per confermare, ed ho chiesto di poter convocare la seduta entro il 29 oppure il 4 maggio. Cambursano mi ha risposto che non sarebbe stato possibile, accampando colloqui avuti con gli uffici".
Questione di un giorno. Che sarebbe mai stato... E invece no. "Eppure – sottolinea Di Gregorio – la precedente amministrazione aveva l'abitudine di comunicare con anticipo possibili date a tutto il consiglio, in modo che ognuno potesse esprimere la proprie esigenze e trovare così una quadra il più possibile adeguata per tutti. Perché non si mantenuto lo stesso metodo? A maggior ragione se all'ordine del giorno si trattano punti importanti come il bilancio".
Di fronte al muro, Di Gregorio non si è nemmeno presentato, per protesta, alla riunione dei capigruppo del 22 aprile. "Penso – chiosa il capogruppo di "Strambino Volta Pagina" – che, da parte di questa amministrazione, ci sia la chiara volontà di imbavagliare le minoranze, e lo sta facendo con tutti i mezzi, comprese le recenti modifiche introdotte al regolamento comunale". Di Gregorio lo definisce un "regolamento truffaldino, secondo il quale chi prima arriva meglio alloggia". La modifica prevede infatti che interpellanze, interrogazioni, mozioni, siano presentate "in tempo utile per l'inserimento nell'ordine del giorno". "Ma noi non abbiamo la sfera magica – protesta Di Gregorio -, non possiamo sapere quando avverrà la convocazione. A questo punto presenterò interrogazioni e mozioni a go go. Su questo non transigo, a costo di rivolgermi al Tar. E offro piena disponibilità a condividere questa linea con l'altra minoranza, se vorrà farlo. Io, alle persone che mi hanno votato, voglio dare delle risposte".
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