SETTIMO VITTONE. Poste, c'è un vecchio progetto. Salaris riapre il tavolo

Depositata in Comune la petizione, sottoscritta da circa duecento cittadini, per chiedere lo spostamento dell'Ufficio Postale. Se n'è parlato anche venerdì sera, in Consiglio Comunale. Il promotore della raccolta firme, il consigliere di minoranza Costantino Salaris, ha infatti sottoposto un'interrogazione al Sindaco Sabrina Noro, per chiedere una presa di posizione.

Tutt' d'accordo, a quanto pare, sull'inadeguatezza degli attuali locali, affacciati sulla provinciale e sprovvisti delle opportune misure volte a garantire privacy e sicurezza. Ci sarebbe, però, già un vecchio progetto che prevedeva di risolvere i problemi riqualificando la struttura. Noro lo ha tirato fuori dal cilindro, venerdì sera, evidenziando la convenzione con la posta era finita in un nulla di fatto, benché a bilancio fossero già stati stanziati 65 mila euro per rendere agibili e conformi alla legge i locali.

"Le poste – ha illustrato il Sindaco – si sarebbero impegnate a versare annualmente per i locali la somma approssimativa di 4 mila euro. La convenzione csarebbe durata sei anni, rinnovabile per altri sei, salvo il fatto che, in virtù di una clausola, Poste Italiane avrebbe potuto recedere in qualsiasi momento, con un preavviso di sei mesi. Per questo non avevamo ritenuto, alla fine, di spendere i soldi, temendo, come è accaduto per altri uffici postali, che l'ufficio venisse soppresso. In questo caso non ci sarebbe stato un beneficio per i cittadini ma bensì un danno per le casse comunali".

Salaris ha ribadito comunque la necessità di "trovare una soluzione per poter dare un servizio decoroso alla popolazione" ed ha chiesto al sindaco di riaprire un tavolo di contrattazione, rivedendo il vecchio accordo e preparandone in alternativa uno nuovo.

La proposta è stata messa ai voti, assegnando a Salaris la delega di intraprendere i contatti con i funzionari delle poste.