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19 Dicembre 2014 - 12:06
Gli è stato tolto tutto. Dalla grossa azienda agricola da 85 giornate, oggi, a Enzo Nicola, non è rimasto più nulla. Qualche piccolo appezzamento, di quelli ereditati dai genitori, già loro dediti al lavoro nei campi. Vane le tante battaglie sopportate, i processi in tribunale, le protesta di fronte al Municipio.
Nicola è incazzato a morte con la precedente amministrazione comunale che, di colpo in bianco, nel 2007, gli aveva strappato a forza quei terreni ad uso civici avuti in concessione, con un regolare contratto, per ridistribuirli ad altri strambinesi.
L'altro mese si è tenuto il nuovo bando, con parametri diversi, stabiliti dalla nuova amministrazione. Ma Nicola non ha partecipato. A dire il vero si è presentato, in Municipio, alla riunione dei lunedì 24 novembre. S'è guardato intorno ed ha alzato i tacchi.
"Anche questo bando – dice – ha dei difetti. La categoria degli agricoltori con partita Iva devono spiegarmi cos'è, non esiste. Si tratta di pensionati, cassa integrati. Esistono solo gli agricoltori e i non agricoltori. Ci sono persone che godono dei vantaggi degli agricoltori ma non lo sono e non pagano le tasse. E in quella riunione ho visto poche facce di agricoltori".
Nei giorni scorsi ha presentato un esposto alla Guardia di Finanza. Vuole essere risarcito. "Il Comune – sottolinea – mi deve i danni per un milione di euro, secondo la legge 205/82. Mi han preso la terra e me l'han divisa in 25, non ci vuole tanta arguzia per capire il perché".
E non è tutto. "L'11 novembre scorso – incalza Nicola – il Sindaco ha ordinato che si dovessero lasciare liberi i terreni per procedere alla nuova ripartizione. Ma io ho visto dei terreni coltivati. Allora vuol dire che non s'è fatto osservare quell'ordinanza mentre io ero stato denunciato all'autorità giudiziaria dall'ex Sindaco Savino Beiletti perché mi ero opposto a liberare terreni che occupavo legittimamente".
Il processo, a carico dell'agricoltore per "occupazione abusiva", si era infatti concluso con l'assoluzione. Come ha riconosciuto il giudice, dal comune era arrivata l'ordinanza di sgombero con largo anticipo, visto che il contratto sarebbe scaduto nel 2012.
"Ho sessant'anni – chiosa –. non sono in pensione. Ho sempre pagato i contributi. Da dodici anni ho a che fare con la Procura della Repubblica. Sono stanco".
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