RIVAROLO Evasione per cinque milioni e mezzo di euro. Imprenditore condannato solo a 23 mesi

Aveva evaso le imposte. per cinque milioni e mezzo di euro. Una cifra pazzesca. Vincenzo Piperno, impresario edile di Rivarolo, è stato condannato ad un anno e cinque mesi di reclusione, per fatti risalenti al periodo tra il 2006 e il 2007, con sentenza pronunciata dal giudice Morello del Tribunale di Ivrea venerdì mattina, il quale ha stabilito, inoltre, la confisca di circa 7mila euro, il pagamento delle intere spese processuali e l'interdizione, per sei mesi, da ruoli amministrativi e per un anno dai pubblici uffici. Il giudice ha stabilito il "non doversi procedere", tuttavia, per i capi di imputazione riferiti al periodo tra il 2004 e 2005, ormai prescritti, accogliendo le richieste formulate dall'Avvocato difensore Luca Fiore.

La truffa, ai danni dello Stato, era andata avanti, infatti, per diversi anni. Nessuno se n'era accorto finché un'analisi incrociata di settore aveva, come ha evidenziato venerdì scorso in aula il Pubblico Ministero Letizia Ferraris, "aveva aperto il baratro, aveva aperto al porta ad una serie di reati".

Sotto la lente d'ingrandimento fattura fasulle, utilizzate dal Piperno nei confronti di una ditta fantasma per scaricare i costi a partire dall'Iva. "Era un'impresa fondata sul nulla" ha aggiunto il Pm chiedendo la condanna ad unno ed otto mesi di reclusione. Piperno, titolare di una ditta individuale, aveva occultato e distrutto i libri contabili per non lasciare traccia. Gli inquirenti avevano trovato i registri. Carta straccia. Lunghissimo l'elenco delle contestazioni, tale che l'Avvocato Fiore ha chiesto di riunirle tutte facendo peraltro valere le attenuanti generiche, trattandosi di un'incensurato.