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Minotauro: le dichiarazioni del pentito Ciccia non ammesse

Minotauro: le dichiarazioni del pentito Ciccia non ammesse

L'aula bunker delle Vallette

Il processo Minotauro contro le infiltrazioni della ‘ndrangheta in Piemonte arriva alle battute finali. Giovedì mattina s’è tenuto l’ultimo atto della fase dibattimentale, dopo un anno e un mese esatto di udienze. I giudici della quinta sezione penale hanno deciso di non ammettere al contraddittorio, che era stato invece richiesto dai pm della Dda, il pentito Nicodemo Ciccia, 42 anni, luogotenente di Bruno Iaria e affiliato al locale di Cuorgné con la dote di Vangelo. La corte, dopo aver esaminato le 230 pagine di dichiarazioni di Ciccia raccolte nelle scorse settimane dai pm, è giunta alla conclusione che si tratta per lo più di “dichiarazioni riferite da altri”. Dunque, non “decisive riguardo ai profili strutturali dell’associazione”. I legali degli imputati hanno accolto con soddisfazione questa decisione dei giudici. E’ stata inoltre respinta la richiesta dell’avvocato Carlo Romeo di portare in aula un altro collaboratore di giustizia. La sentenza è attesa per il 20 novembre.
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