CUORGNE' Addetta delle pulizie rubava nei reparti, dalle borse dei familiari. Alla barra

Aveva il vizio di ficcare le mai nelle borse altrui. E lo faceva sul luogo di lavoro. Addetta alle pulizie all'ospedale di Cuorgnè. Numerosi erano stati i casi, nel 2011, di familiari di pazienti che lamentano la scomparsa di banconote dai loro portafogli. 20, 50, 100 euro. Ma gli episodi si erano ripetuti. Finché alcuni, anche sollecitati dai medici della struttura, si erano recati dai Carabinieri per sporgere denuncia. Alla sbarra per furto, presso il Tribunale di Ivrea, si trova Carmen Giacoma, difesa dall'Avvocato Alessandra Vecchietti, all'epoca dipendente della cooperativa che aveva in appalto il servizio di pulizia.

La settimana scorsa hanno sfilato alcuni testimoni di fronte al giudice Claudia Maria Colangelo. Tra questi una badante. “Ero all'ospedale per guardare una signora malata. Era questione di qualche giorno – ha narrato, interrogata dal Pm Gianluca Dicorato -. Un giorno ho notato che mi erano spariti 50 euro”. L'attenzione era subito ricaduta sull'addetta alle pulizie. “Aveva notato che guardava per terra,nella mia borsa, ho litigato con lei, l'infermiere ci ha viste – ha proseguito la testimone -. L'ho fatto presente al medico che mi ha consigliato di fare denuncia, perché era successo altre volte ma non si poteva far nulla”.

C'era stato il caso di un'altra signora che, dopo aver sorvegliato il marito per tutto il giorno, alle 18 aveva fatto ritorno a casa e s'era accorta dell'ammanco di 150 euro. “Ho pensato all'unico momento in cui aveva lasciato la borsa incustodita – aveva raccontato quest'ultima ai carabinieri -. Quando l'addetta alle pulizie aveva chiesto a tutti i familiari presenti nella stanza di allontanarsi, per lavare il pavimento”. I Carabinieri si erano procurati il registro dei turni, risalendo alla Giacoma. Il processo è stato rinviato a settembre.