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Cronaca

Sabato, a Settimo Torinese, l’ultimo saluto a Giovanni Lopez, morto soffocato

Funerali alle 15.30 nella parrocchia di Santa Maria. Il 47enne è morto alla vigilia di Natale nella sua abitazione di Borgo Nuovo, soffocato da un bolo alimentare mentre pranzava con i genitori

Sabato, a Settimo Torinese, l’ultimo saluto a Giovanni Lopez. E' morto soffocato

Giovanni Lopez

Saranno celebrati sabato 27 dicembre, alle 15.30, nella parrocchia di Santa Maria, a Settimo Torinese, i funerali di Giovanni Lopez, scomparso a 47 anni. A darne il doloroso annuncio sono la mamma Assunta, il papà Nicola, il fratello Domenico con Tatiana, l’adorato nipote Nicola, gli zii, i cugini, gli amici e tutti i parenti, uniti da un lutto che ha colpito nel profondo non solo una famiglia, ma un’intera comunità.

La morte di Giovanni Lopez è avvenuta nel primo pomeriggio del 24 dicembre, all’interno dell’appartamento di famiglia in via Foglizzo, nel quartiere Borgo Nuovo, mentre stava pranzando con i genitori.

Erano circa le 14.30. Il pranzo stava volgendo al termine, in un contesto di assoluta normalità. Come accade in tante case alla vigilia, sulla tavola era arrivato il dolce delle feste: panettone e frutta. Un gesto semplice, quotidiano, quasi rituale. Durante l’assaggio, però, un boccone è andato di traverso, provocando una rapida e completa ostruzione delle vie respiratorie. In pochi secondi la situazione è precipitata, senza lasciare spazio alla comprensione di ciò che stava realmente accadendo.

È partita la chiamata al numero unico di emergenza 112, mentre in casa si cercava disperatamente di prestare i primi soccorsi, tentando di liberare le vie aeree e di guadagnare tempo in attesa dell’arrivo dei sanitari. Una corsa contro il tempo vissuta tra paura e impotenza. L’ambulanza del 118 è arrivata in pochi minuti e il personale sanitario ha avviato subito le manovre di rianimazione, proseguite a lungo all’interno dell’abitazione. Ogni tentativo, però, si è rivelato purtroppo inutile. Giovanni Lopez non ha più ripreso conoscenza e il medico non ha potuto fare altro che constatarne il decesso sul posto.

La notizia si è diffusa rapidamente nel quartiere Borgo Nuovo, lasciando attoniti e increduli i residenti. La famiglia Lopez è molto conosciuta in zona, descritta da chi la conosce come una presenza discreta, riservata ma sempre cordiale, capace negli anni di costruire rapporti di stima e di vicinanza con i vicini. In poche ore, il quartiere si è fermato. Le luci natalizie, ancora accese lungo le strade, hanno assunto un significato diverso, quasi fuori luogo, mentre attorno all’abitazione di via Foglizzo è calato un silenzio carico di sgomento.

Nell’appartamento sono intervenuti anche i Carabinieri di Settimo Torinese per gli accertamenti di rito. La ricostruzione dei fatti non ha lasciato spazio a dubbi: nessuna responsabilità, nessun elemento anomalo. Si è trattato di una tragica fatalità domestica, una di quelle che colpiscono con una violenza ancora maggiore proprio perché avvengono tra le mura di casa, durante un momento di serenità e condivisione familiare.

La morte di Giovanni Lopez ha riportato con forza l’attenzione su un rischio spesso sottovalutato: il soffocamento da bolo alimentare, che può colpire chiunque, anche adulti senza particolari fragilità. Alimenti tipici delle festività natalizie, come panettone e pandoro, per la loro consistenza soffice e spugnosa, possono creare un pericoloso “effetto tappo” se ingeriti in pezzi troppo grandi, rendendo estremamente difficile la respirazione senza un intervento immediato o senza la conoscenza delle corrette manovre di primo soccorso.

Il dolore della famiglia trova voce anche nelle parole affidate ai social dal fratello Domenico: «Giovanni sarai sempre nei nostri cuori. Eri puro, generoso e buono, anche fin troppo. Hai sempre pensato agli altri, mai a te stesso. Spero che il Signore sarà buono con te e che tu sia andato in una vita migliore. Ti voglio bene, fratello mio».

Ora Settimo Torinese si prepara a dare l’ultimo saluto a Giovanni Lopez. Sabato pomeriggio, nella parrocchia di Santa Maria, una comunità intera si ritroverà attorno a una famiglia colpita da un dolore improvviso e ingiusto, per accompagnare un uomo che se ne è andato troppo presto, in un Natale che resterà per sempre segnato dal lutto. Insomma, una tragedia che ricorda, nel modo più crudele, quanto fragile possa essere la vita anche nei momenti che crediamo più sicuri.

seforis

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