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Cronaca

Furti a raffica tra zona Moglia e via Bergamo: il quartiere vive nel terrore

La banda torna in azione al calar del sole. Residenti esasperati: «Siamo soli, nessuno ci protegge». Paura, impotenza e case blindate ogni sera

Nuova serie di furti a Settimo Torinese: tra via Moglia e via Bergamo ritorna la paura, i residenti col fiato sospeso

Serie di furti tra via Moglia e via Bergamo

Il clima è tornato ad essere teso tra zona Moglia e via Bergamo a Settimo Torinese. Nel giro di pochi giorni si sono verificati due furti con modalità pressoché identiche, accompagnati da movimenti sospetti già nelle prime ore del buio. «Si muovono con estrema facilità: in pochi minuti entrano, rovistano ovunque e spariscono», raccontano diversi abitanti del quartiere. I colpi si ripetono all’interno di un’area precisa del tessuto residenziale e seguono un modus operandi che sembra ormai consolidato: «Prima fanno il giro delle abitazioni, osservano dalle tapparelle se c’è movimento, studiano le nostre abitudini. Arrivano sempre tra le 18.30 e le 19.30», afferma un altro residente, che ha consegnato alle forze dell’ordine i filmati delle proprie telecamere.

La banda, composta da tre a sei persone vestite in modo da non essere riconoscibili, entra con rapidità e metodo. Uno per stanza, cercano solo ciò che possono portare via subito: soldi, oro, gioielli. Tutto il resto non sembra interessargli.

Nonostante gli allarmi che suonano e le luci che si accendono, nel vicinato spesso nessuno si accorge di nulla, forse frenato dalla paura o dal timore di esporsi. «Ognuno reagisce a modo suo: io se sento un allarme esco, ma è soggettivo. Se ci fosse più attenzione da parte di tutti, forse qualche furto si sarebbe potuto evitare», racconta un uomo, già vittima di due intrusioni. Il copione, purtroppo, è molto simile a quello dello scorso novembre, quando il quartiere era stato teatro di una lunga serie di effrazioni. In quell’occasione, dopo le prime denunce, carabinieri e polizia locale avevano intensificato i controlli, con passaggi frequenti lungo la zona.

Poi, la quiete.

Per un anno intero, complice la stagione calda e le giornate più luminose, gli episodi si sono interrotti. Ma una tregua, si sa, non dura per sempre: con il ritorno delle prime ombre serali, la banda sembra aver ripreso a muoversi con la stessa regolarità dello scorso autunno. Dopo i furti recenti il pattugliamento è ricominciato, anche se i residenti segnalano una presenza meno costante rispetto all’anno precedente.

Telecamere installate nel quartiere

Nonostante l’installazione di alcune telecamere nella zona, la percezione è che la sicurezza resti vulnerabile. «Le forze dell’ordine fanno quello che possono, ma dovrebbero essere più presenti quando i cittadini chiamano. Noi siamo le vittime e ci sentiamo poco tutelati».

Fra gli abitanti è diffusa anche l’idea che il Comune di Settimo Torinese stia dedicando poca attenzione alla questione, quando invece la salvaguardia dei residenti dovrebbe essere una priorità non rinviabile. La paura, intanto, è tornata ad abitare la quotidianità del quartiere: «È difficile pensare di lasciare la casa da sola», confidano i residenti. «Il rischio è che timore e senso di impotenza spingano qualcuno a gesti di giustizia personale. Ed è un confine molto pericoloso».

Tra le maggiori preoccupazioni ci sono soprattutto gli anziani: «Noi giovani reagiamo in un certo modo, ma un anziano può subire un vero e proprio shock. Molti non sanno nemmeno ciò che sta accadendo, perché se ne parla poco e non sempre hanno gli strumenti per proteggersi».

La domanda più ricorrente, semplice ma inevitabile, resta la stessa: quanto a lungo un intero quartiere può vivere ogni sera con il fiato sospeso?

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