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Cronaca
17 Luglio 2025 - 12:05
Droga, armi e munizioni in un garage: quattro arresti, sequestrati oltre 42 kg di stupefacenti e un fucile a pompa (immagine di repertorio)
Un garage apparentemente anonimo in una via di Piossasco era diventato il punto di riferimento di un’organizzazione dedita allo stoccaggio e allo spaccio di droga. È quanto emerso nei giorni scorsi da una operazione della Squadra Mobile della Polizia di Stato, che ha portato all’arresto in flagranza di reato di quattro cittadini italiani, sorpresi con un’ingente quantità di stupefacenti, armi da fuoco e munizioni.
Tutto è partito da un’attività investigativa avviata autonomamente dagli agenti, che avevano notato movimenti sospetti nei pressi di un garage, frequentato dai quattro soggetti in orari differenti, pur risultando tutti domiciliati in un altro stabile. Dopo alcuni giorni di appostamenti, gli investigatori hanno deciso di intervenire, bloccando l’auto su cui viaggiavano i sospetti, a pochi metri dal garage.
Nel corso del controllo, all’interno di una busta di plastica poggiata sul tappetino dell’auto, la polizia ha trovato oltre 2 kg di cocaina, un bilancino di precisione e involucri termosaldati nascosti addosso a uno dei passeggeri. A quel punto è scattata la perquisizione estesa al garage, che ha portato alla scoperta di 40 kg di hashish nascosti in un sacco di plastica, oltre a un borsone contenente una pistola rubata, un fucile a pompa, numerose munizioni e anche 12 artifizi pirotecnici non classificati, potenzialmente pericolosi.
Immagine di repertorio
Il sequestro complessivo comprende dunque più di 42 kg tra hashish e cocaina, un vero arsenale e materiale da confezionamento, che confermano il sospetto di una logistica ben organizzata per la gestione della droga e forse anche della sua protezione armata.
I quattro arrestati sono stati portati davanti al G.I.P. del Tribunale di Torino, che ha convalidato gli arresti, ritenendo sussistenti gravi indizi di colpevolezza e disponendo la custodia cautelare in carcere per tutti. Il fascicolo è nelle mani della Procura della Repubblica di Torino, ma, come previsto dalla legge, il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari, e per i quattro uomini vale la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
L’operazione dimostra ancora una volta la centralità della cintura torinese nel traffico e nella distribuzione degli stupefacenti, e l’importanza di controlli mirati nei confronti di luoghi apparentemente insospettabili. I prossimi sviluppi dell’indagine potrebbero chiarire se il garage fosse solo un deposito temporaneo o parte di una rete più estesa.
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