Tenta il suicidio sul Lungo Dora: salvataggio in extremis

Serata di paura e disperazione lungo il corso della Dora, a Torino. Lunedì 5 maggio, sotto una pioggia incessante, un uomo di origine marocchina ha cercato di togliersi la vita calandosi dal ponte di via Bologna, sul Lungo Dora Savona. Un gesto estremo, compiuto nel silenzio della sera, mentre le acque del fiume scorrevano sotto di lui.

L’uomo, determinato a farla finita, si è calato dal parapetto e ha raggiunto l’alveo del fiume, in un tratto dove, fortunatamente, il livello dell’acqua non era troppo alto. Da lì ha minacciato di proseguire e lasciarsi inghiottire dalla corrente. La sua presenza non è passata inosservata: qualcuno ha assistito alla scena e ha immediatamente dato l’allarme.

In pochi minuti, sul posto sono arrivati i soccorsi. In azione i vigili del fuoco della centrale di corso Regina, con il nucleo SAF (Speleo Alpino Fluviale) e i sommozzatori. Insieme a loro, anche una squadra della Croce Verde di Villastellone e ben quattro volanti della polizia. Un dispiegamento di forze rapido e coordinato, che ha evitato il peggio.

I pompieri si sono calati con l’ausilio di una scala e, con grande professionalità, hanno raggiunto l’uomo, ormai esausto e fradicio. Dopo alcuni minuti di tensione, sono riusciti ad afferrarlo e a metterlo in salvo. L’intervento si è concluso senza feriti: l’uomo, visibilmente scosso ma illeso, è stato affidato alle cure dei sanitari della Croce Verde, che lo hanno accompagnato per gli accertamenti del caso.

Ancora da chiarire i motivi che lo hanno spinto a un gesto tanto drammatico. Le forze dell’ordine, che hanno raccolto le prime informazioni, stanno cercando di ricostruire la vicenda. Resta il sollievo per una tragedia evitata, grazie alla prontezza e alla competenza dei soccorritori.

Una sera di pioggia, di urla e di sirene. Una sera che, senza l’intervento di chi ogni giorno rischia la propria vita per salvare quella degli altri, avrebbe potuto chiudersi nel peggiore dei modi.