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Cronaca
27 Novembre 2024 - 06:59
Sull'accaduto l'indagine dei carabinieri
Avrebbero preferito agire con la forza anziché seguire le vie legali, ma ora dovranno fare i conti con le conseguenze delle loro azioni. È questa la storia di un 32enne e un 39enne di Bosconero e di un 27enne di Cuorgnè, che si sono ritrovati al centro di un'inchiesta dei carabinieri di Volpiano per una lunga serie di reati: minacce, furto, rapina, estorsione, lesioni personali, danneggiamenti e perfino esercizio abusivo delle proprie ragioni. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ivrea, a conclusione delle indagini, ha disposto per i tre uomini una misura restrittiva: divieto di lasciare il proprio Comune di residenza e obbligo di rimanere in casa dalle 21 alle 7.
I fatti risalgono allo scorso marzo e vedono al centro delle indagini un intreccio di minacce, violenza e un presunto regolamento di conti. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i tre si erano presentati nell’appartamento di un commerciante di Volpiano, affittato da una loro parente, per pretendere la riconsegna delle chiavi. Il contratto di locazione sarebbe scaduto il giorno successivo, ma l’uomo aveva chiesto qualche giorno in più per trovare un’altra sistemazione. Al rifiuto, le tensioni sono esplose: i tre avrebbero minacciato il commerciante, sottratto 3.500 euro in contanti custoditi in un comodino e rubato una cinquantina di litri di olio d’oliva, per poi gettare in strada alcuni suoi effetti personali. Spaventato, il commerciante si era rivolto ai carabinieri, denunciando l’accaduto.
Il tribunale di Ivrea
La querela, però, non aveva fermato i tre, che pochi giorni dopo si sono ripresentati in compagnia di altre persone, decisi a costringerlo a ritirare l’accusa. È stato allora che la situazione è degenerata in un vero e proprio raid punitivo. Il commerciante, che si trovava nel suo locale con un amico, è stato aggredito brutalmente: colpito con pugni, una mazza da baseball e persino spray urticante. Nel frattempo, la vetrina della sua pizzeria è stata distrutta con la stessa mazza. Quando i carabinieri sono arrivati sul posto, il gruppo si era già dileguato, lasciando la vittima ferita. L’uomo è stato trasportato al pronto soccorso di Chivasso, dove ha ricevuto le cure necessarie e una prognosi di pochi giorni.
Secondo quanto accertato dagli inquirenti, il raid avrebbe coinvolto una decina di persone, giunte sul posto a bordo di due auto. Grazie al racconto del ferito e alle immagini delle telecamere di sorveglianza, i carabinieri sono riusciti a identificare i tre uomini e a ricostruire nel dettaglio quanto accaduto. Le ordinanze di misura restrittiva sono state eseguite nella mattinata di martedì 26 novembre. Per i tre indagati, il pubblico ministero aveva inizialmente richiesto la custodia cautelare in carcere, ma il gip ha optato per una misura meno severa.
Resta alta la tensione a Volpiano, mentre gli inquirenti proseguono le indagini per identificare le altre persone coinvolte nel raid.
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