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Cronaca

Lo strozzino di Settimo Torinese: chiede quasi 15mila euro a un imprenditore e lui si suicida

I soldi poi venivano usati dall'uomo per essere reinvestiti in attività illecite

Lo strozzino di Settimo Torinese: chiede quasi 15mila euro a un imprenditore e lui si suicida

Sei anni fa, Davide Molino, un uomo di 49 anni da Settimo Torinese, è stato incarcerato per aver condotto, insieme a un complice, attività di usura nei confronti di individui in difficoltà economico. Acquisendo migliaia di euro attraverso lo spaccio di cocaina, come rivelato dalle indagini dei Carabinieri di Settimo Torinese, Molino e il suo socio avevano concesso un prestito a un imprenditore di Leinì di 10 mila euro, che poi si era trasformato in un debito di 14.700 euro a causa dei tassi usurari applicati. Questo pesante debito aveva spinto l'imprenditore al suicidio.

Nonostante la reclusione, Molino non ha cambiato il suo comportamento e si è reso colpevole di un'altra estorsione, stavolta ai danni di un operaio che aveva dovuto fronteggiare una riduzione del salario a causa di una malattia. I Carabinieri di Settimo hanno nuovamente arrestato Molino su mandato del gip del Tribunale di Ivrea.

Il rapporto tra Molino e la sua nuova vittima era iniziato nell'agosto del 2021, quando l'operaio si era rivolto a lui per ottenere 6 mila euro in prestito. Ma dopo un anno, trovandosi nell'impossibilità di continuare a pagare, è diventato bersaglio di un'incessante serie di minacce e aggressioni, sia verbali che fisiche, che includevano messaggi intimidatori e un'aggressione alla sua abitazione.

La situazione è ulteriormente degenerata quando Molino ha speronato l'auto dell'operaio, che è fuggito rifugiandosi in una caserma dei Carabinieri. Anche lì ha continuato a ricevere minacce tramite messaggi.

Le indagini hanno poi scoperto che Molino reinvestiva il denaro estorto in attività illecite. I Carabinieri sono riusciti a sequestrare una significativa quantità di hashish e cocaina legata alle cosche calabresi, celata in un'officina gommista e in un deposito. La vittima dell'estorsione, il 56enne operaio, è deceduto a giugno a causa di un'ischemia.

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