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Orio Canavese

Tagliati centinaia di alberi nel parco canavesano: indaga la Forestale

La denuncia del circolo di Legambiente "Pasquale Cavaliere" di Caluso. Erano nel parco dell'ex preventorio

Orio Canavese

E' atteso per oggi il sopralluogo dei carabinieri del Corpo Forestale

Centinaia di alberi, alcuni anche secolari, tagliati per fare legna da ardere. Senza autorizzazioni e permessi. E' quello che denuncia il circolo di Legambiente "Pasquale Cavaliere" di Caluso. 

Gli alberi tagliati sono quelli del parco dell'ex preventorio di Orio Canavese: alcuni sono stati portati via, altri sono ancora accatastati.

La denuncia dell'associazione ambientalista è arrivata nelle orecchie della sindaca Sara Ponzetti, che ha chiesto l'intervento dei carabinieri.

Una veduta dall'alto dell'ex preventorio di Orio Canavese

E' atteso per oggi, lunedì 22 gennaio, un sopralluogo delle forze dell'ordine della stazione forestale di Settimo Vittone per una verifica se il taglio delle piante sia avvenuto in modo corretto oppure no.

L'ex preventorio di Orio ritorna così al centro della cronaca, dopo esserci stato in passato per vicende legate a presunti avvistamenti di fantasmi e alle più recenti, e concrete, tasse non pagate dall'Asl To 4.

L'ex Preventorio di Orio veniva utilizzato fino agli anni Ottanta per la cura delle malattie tubercolari nei bambini. E' abbandonato dagli anni Novanta. 

C'è un parco di proprietà dell'Inps. E poi c'è l'ex Preventorio, una struttura ormai abbandonata che comprende quello che fu il castello dimora dei conti Sallier De la Tour  ed un edificio moderno, realizzato agli inizi del Novecento. In tutto un'area da una trentina di ettari.

L'ingresso dell'ex Preventorio di Orio Canavese

L'ultimo studio, finalizzato al recupero e alla valorizzazione dell'edificio, è stato realizzato dieci anni fa da un gruppo di lavoro ad hoc. Lo studio aveva anche rispolverato un progetto che riguardava il censimento delle piante, realizzato dagli studenti del liceo Piero Martinetti di Caluso.

Ma poi, non se n'era fatto più niente. Nel 2016, l'ex Preventorio veniva iscritto a Catasto come unità collabente, un immobile, cioè, che a causa delle condizioni in cui versa, non produce reddito. Un’unità immobiliare non agibile, non utilizzabile o comunque assimilabile a un rudere. 

Nel 2020, poi, l’immobile veniva considerato imponibile ai fini IMU quale area edificabile. 

I tentativi di vendere la struttura non sono sinora mai andati a buon fine. La prima asta partiva da una richiesta di un milione e settecentomila euro e il ricavato sarebbe dovuto servire per la costruzione del poliambulatorio di Ivrea.

La sindaca di Orio Canavese Sara Ponzetti

Eppure, l'ex preventorio è anche inserito tra i Luoghi del Cuore Fai già da diversi anni. Ma il recupero della struttura non è mai diventato un tema affrontato seriamente.

E così, quelle antiche sale e quelle più moderne, diventano il luogo perfetto dove giocare a soft air o dove andare a caccia di fantasmi.

Un gruppo di ghost-hunter Milanesi dice di aver incontrato qui il fantasma di un bambino di 7 anni di nome Franscesco che cerca il papà.

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