Caccia ai vandali del Monumento dedicato agli Alpini

Sono indignati l’amministrazione comunale di Cuorgnè ed il Gruppo Alpini per l’atto vandalico compiuto nella settimana fra il 16 ed il 23 luglio. In un comunicato congiunto emesso nei gjorni scorsi condannano il gesto con cui è stata distrutta la corono d’alloro  deposta davanti al monumento alle Penne Nere dei Giardini Esperanto. Era stata collocata domenica 16 in occasione della Festa degli Alpini. Quando esattamente sia stato compiuto l’atto vandalico non si sa, almeno per ora: a segnalarlo era stato otto giorni più tardi un cittadino. 

“La Città di Cuorgnè e la locale sezione del Gruppo Alpini  - si legge nel comunicato – lo ritengono un atto vandalico grave, che indigna. Non sappiamo dare una spiegazione per questo incivile  e sconsiderato atto ma crediamo fermamente nell’educazione alla memoria e al rispetto dei valori su cui si fonda la nostra Repubblica”.

Saranno i Carabinieri della Stazione di Cuorgnè ad indagare e si potranno giovare dei filmati registrati dalle telecamere di sicurezza presenti nella zona. Se individuati, i responsabili saranno chiamati a rispondere di due reati: danneggiamento e vilipendio al tricolore. Per questo vengono invitati  a farsi avanti spontaneamente così come vengono invitati a parlare quanti avessero assistito al fatto o possedessero informazioni in merito.

Gli atti di vandalismo contro i monumenti ai Caduti (siano essi militari o civili) è un atto non infrequente in Italia. Si tratti di soldati morti nelle due Guerre Mondiali, di partigiani o di deportati nei lager nazisti, di appartenenti alle Forze dell’Ordine caduti in servizio, a quanto pare non fa troppa differenza: l’importante è compiere la bravata. Una bravata davvero poco eroica   vista la difficoltà – almeno in passato - di risalire agli autori. Con il proliferare delle telecamere di videosorveglianza  le cose sono cambiate ma chissà se se ne rendono conto!