AGGIORNAMENTI
Cerca
Cronaca
09 Luglio 2023 - 23:34
I festeggiamenti per lo scudetto del Napoli a Ciriè
Diffamazione e istigazione all'odio razziale. Sono queste le accuse contenute nella querela che il sindaco Loredana Devietti ha sporto nei confronti di due cittadini che, dalla finestra di uno dei gruppi Facebook più seguiti della città e dal blog collegato, avevano criticato l'ordinanza emessa in occasione della festa scudetto del Napoli.
Un provvedimento che nei 6 anni di governo Devietti non era mai stato preso. Né quando a vincere era stata la Juve, né quando il titolo era andato a Milan e Juve.
E proprio per quel motivo l'accusa rivolta a Devietti era stata quella di aver emesso un'ordinanza intrisa di pregiudizio.
Tanto basta ad un sindaco per muoversi contro due cittadini che la criticano?
Evidentemente sì.
Devietti non commenta, ma conferma di aver preso provvedimenti sporgendo la querela per diffamazione e incitamento all'odio razziale.
I post messi all'attenzione della magistratura sarebbero cinque pubblicati nel giro di due giorni. Post che avevano scatenato ben 230 commenti.
Quel che viene evidenziato nella querela è il clima di tensione percepito in quei giorni, un clima che avrebbe coinvolto per un'intera settimana uffici e forze dell'ordine.
La reazione della sindaca alle polemiche scoppiate in quei giorni, non si era fatta attendere.
Aveva dichiarato: "Quell'ordinanza? La rifarei e la rifarò".
Si era sentita fraintesa nelle intenzioni e restava determinata per quel che riguardava il provvedimento adottato.
All'epoca aveva detto: "Sono apparsi alcuni post dove si commentava l’ordinanza che ho emanato in merito alla possibile festa a Cirié per lo scudetto del Napoli, concordata con Polizia Locale e Carabinieri, sentita la Questura, ordinanza che contiene il “divieto a vendere bevande in bottiglie e bicchieri di VETRO e a vendere e a utilizzare petardi, botti, ecc..”.
LA SINDACA DEVIETTI
Un'ordinanza motivata dai fatti di piazza San Carlo
"Significa che si possono vendere in bicchieri di carta, e succede in particolare perché dai tragici fatti di Piazza San Carlo avvenuti nel 2017 durante una finale calcistica, c’è stata una svolta per quanto riguarda gli eventi che prevedono assembramenti e festeggiamenti e che possono diventare pericolosi per l’ordine pubblico e per l’incolumità dei partecipanti, oltre che di coloro che vi assistono".
I FATTI DI PIAZZA SAN CARLO
Un'ordinanza non nuova
"Lo stesso tipo di ordinanza è stata spesso adottata a Cirié, in occasione di eventi con possibilità di assembramenti di persone, e parlo per esempio della Notte Bianca, di Lunathica, del Palio dei Borghi, della finale degli Europei".
La notizia dei festeggiamenti la sindaca l'aveva ricevuta dalle forze dell'ordine.
"Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto notizia dalle forze dell’ordine che, in occasione della possibile festa del Napoli per lo scudetto, anche Ciriè sarebbe stata una sede particolarmente partecipata e che l’organizzazione dei festeggiamenti stava coinvolgendo molte persone che avrebbero potuto riversarsi nelle vie della città, dato il grande numero di tifosi della squadra partenopea presenti sul nostro territorio".
L'incolumità pubblica
"È stato quindi organizzato un servizio di sicurezza per il buon svolgimento degli eventuali festeggiamenti e prevista l’ordinanza, come accade quando si ritiene che gli assembramenti possano dare vita a problemi per l’incolumità pubblica, e come peraltro è avvenuto in tante città della Campania e d’Italia dove si potevano concentrare in modo particolare i festeggiamenti. Sottolineo che per motivi di sicurezza la Lega Calcio ha persino spostato l’orario della partita da sabato a domenica, cosa che si sta valutando anche per le prossime".
Perché un'ordinanza sui festeggiamenti del Napoli e non per la Juve?
"Nessuno ha vietato festeggiamenti, o di acquistare bevande o peggio ancora ha vietato utilizzo di vie della città, basterebbe leggere l’ordinanza. E, tolti gli eventi di cui sopra, quando a festeggiare gli scudetti potevano essere altre squadre, Cirié non è mai stata sede di particolari festeggiamenti annunciati e noti in anticipo alle forze dell’ordine, al massimo qualche sporadico carosello per le strade con le auto che però poi solitamente si convogliavano a Torino".
Una sindaca tifosissima
"Sono una tifosa, conosco la gioia della festa per la propria squadra del cuore, ho festeggiato anch’io per la mia squadra e per l’Italia e se qualcuno mi avesse proibito di bere in un bicchiere di vetro lo avrei considerato un gesto di attenzione e rassicurazione per me stessa e per gli altri, soprattutto se fossi stata in piazza San Carlo in quella terribile serata dove purtroppo questa ordinanza non fu fatta. La rifarei , quindi, e la rifarò questa ordinanza, tutte le volte che, consigliata dalle forze dell’ordine e dai mei uffici, lo riterrò necessario per il bene della comunità che ho l’onore di amministrare e di tutelare. Il dovere di un’amministrazione è infatti prevenire, ove possibile e il più possibile, accettando le critiche e gli attacchi di chi non sarà d’accordo e anche di chi invece penserà che sia troppo poco. Perché poi, tra l’altro, i primi ad accusare se succedesse qualcosa senza aver predisposto l’opportuna sicurezza, sarebbero proprio gli stessi, pochi per fortuna, che hanno criticato in questi giorni per i provvedimenti adottati".
"Contro di me accuse gratuite e illazioni".
"Quello che non accetto invece sono le accuse di razzismo da chi probabilmente non conosce bene il significato di questa parola-, e altre pesanti illazioni, per le quali farò anche questa volta le opportune valutazioni: come dicevo, sopporto tutto tranne le accuse gratuite e non circostanziate tese solo a sobillare, senza chiedersi mai il perché delle scelte che talvolta le amministrazioni devono fare, piacciano o non piacciano".
L'augurio per una buona festa
"Agli amici tifosi napoletani invece, che sono certa hanno compreso la volontà di mettere in sicurezza proprio i loro festeggiamenti, voglio rivolgere i migliori auguri per l’imminente vittoria e i miei più grandi complimenti: avete fatto una stagione straordinaria e questo scudetto ve lo meritate tutto!
Così come vi meritate la più bella festa, come voi saprete fare, a cui sono certa parteciperanno tanti ciriacesi e non solo, e magari anche tifosi di altre squadre che si faranno coinvolgere da un bel momento per stare insieme, all’insegna della sportività e del rispetto reciproco. Buona festa a tutti voi!".
La festa scudetto del Napoli era stata poi una bellissima e coloratissima manifestazione alla quale avevano partecipato famiglie, bambini, anziani. Il più grande evento organizzato qui in provincia per festeggiare quello scudetto atteso 33 anni.
A brindare al bar New Free Adam con i tifosi arrivati da tutti i comuni della zona, c'era anche la sindaca Devietti.
In foto il sindaco Devietti, intervistato da TGR, si lascia andare ai festeggiamenti
Tutto, insomma, era filato liscio.
Eppure quegli attacchi ricevuti non sono andati giù alla prima cittadina che ha deciso di andare per le vie legali e ribadisce solo un concetto: "Non intendo tornare indietro"
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.