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Aiuti Covid: verso il processo il sindaco accusato di abuso d’ufficio con l’aggravante dell’odio razziale

Per l’accusa aveva negato gli aiuti alimentari agli stranieri in difficoltà e agli anziani non autosufficienti per consegnargli alle famiglie benestanti del paese

Covid

Aiuti alimentari al tempo del Covid

Si è aperta oggi in tribunale a Vercelli l'udienza preliminare per l'inchiesta sui pacchi alimentari di aiuto ai bisognosi nei tempi più duri del Covid che ha coinvolto l'ex sindaca di San Germano Vercellese, Michela Rosetta.

L'ex amministratrice, ora libera, era stata posta ai domiciliari nel gennaio 2021 con l'accusa di aver negato aiuti alimentari a stranieri in difficoltà e anziani non autosufficienti, e di averli invece riservati a famiglie benestanti del paese.

Dopo lo scandalo si era dimessa dalla carica di sindaca.

Nell'inchiesta della procura di Vercelli sono coinvolte 11 persone, tra cui un ex assessore e l'ex vice sindaco di San Germano, oltre alla stessa Rosetta.

Per tutti c'è la richiesta di rinvio a giudizio.

L'udienza di oggi è stata interlocutoria ed è stata rinviata al 31 marzo.

Le accuse sono, a vario titolo, peculato, falso materiale e ideologico e abuso d'ufficio, con l'aggravante della discriminazione e dell'odio razziale per Rosetta.

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