L'assessore era imputato per minaccia: querele ritirate da entrambe le parti

Il processo che vedeva imputato l'assessore ai lavori pubblici del Comune di Favria, Silvio Carruozzo, si è concluso prima di Natale, il 21 dicembre scorso, di fronte al Giudice di Pace del tribunale di Ivrea. Manfredi ha deciso di ritirare la querela, e così ha fatto pure Carruozzo, che l'aveva sporta nei confronti del consigliere.

La remissione reciproca delle querele arriva come un segnale di distensione tra i due, i cui rapporti sono però sempre stati tesi. Il processo per questo caso specifico era cominciato a ottobre. Manfredi si era costituito parte civile, con una versione dei fatti molto chiara.

Secondo la versione del consigliere di minoranza, nel giugno del 2018, la mattina dopo un consiglio comunale che, come spesso accade a Favria, era stato abbastanza acceso, l’assessore Carruozzo si sarebbe rivolto a Manfredi dicendogli che, nel caso in cui avesse fatto una “scenata” simile a quella del consiglio appena concluso, lo avrebbe "riempito di botte". Manfredi, a quel punto, avrebbe chiesto se quella fosse una minaccia, e Carruozzo avrebbe detto di sì. 

Nel corso del processo, Carruozzo ha sempre affermato la propria innocenza e smentito la versione dei fatti di Manfredi. Ora la vicenda giudiziaria è giunta al termine di fronte al Giudice di Pace con la conciliazione tra le parti.

Il post di Manfredi

In un post su Facebook del 23 luglio, Manfredi aveva scritto, senza fare nomi, di “una persona che non ha mai avuto il coraggio di affrontarmi in pubblico ma solo in privato. Per essere più precisi, in pubblico mi puntava il dito descrivendomi per quello che non sono, una descrizione che rispecchiava più se stesso in realtà! Avete mai provato a tornare a casa alla sera con l’ansia che da un momento all’altro qualcuno possa aggredirvi!? Io purtroppo l’ho provato!”.