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CIRIE'. Mancano i medici al Pronto Soccorso, Ferrara chiede l'intervento di Regione e Governo

Federico Ferrara e Monica Canalis

Federico Ferrara e Monica Canalis

CIRIE'. C'è solo un medico assunto nel Pronto Soccorso dell'ospedale di Ciriè. Ed è il primario Fabrizio Mecca. Tutti gli altri sono soci di una cooperativa romana che ha preso l'appalto. Medici che per raggiungere l'ospedale cittadino fanno i pendolari, prendo l'areo, dormono in un B&B per prendere servizio e poi ritornare alla Capitale. E' questo il modo trovato per far fronte alla carenza di medici urgentisti che non risparmia neppure questo ospedale. Una situazione che ora crea sdegno. A chiedere a Regione e Governo di intervenire urgentemente è il segretario cittadino del Pd, Federico Ferrara, consigliere comunale tra i banchi dell'opposizione. Lo ha fatto con un comunicato congiunto con la vice segretaria regionale Dem e consigliera regionale, Monica Canalis. "La gravità delle condizioni del reparto di emergenza e urgenza dell'ospedale di Ciriè e di altri ospedali piemontesi impone alla Regione e al Governo di assumere alcune misure urgenti: non solo inserire gli specializzandi, ma anche migliorare la programmazione universitaria, predisporre percorsi di post acuzie per liberare posti letto ed evitare intasamento dei pronto soccorso e ricoveri inappropriati, riconoscere il carattere di lavoro usurante per la professione del medico di emergenza e prevedere incentivi per questi specifici contratti, in particolare negli ospedali periferici o a maggior flusso. Su tutto, l’importanza di difendere la natura pubblica e universalistica della nostra sanità, oggi così minacciata dai tentativi di privatizzazione operati dalla destra! Il ministro Speranza in questi anni ha aumentato le borse di specializzazione e inserito gli specializzandi nei reparti. Ora si proceda con le altre misure".
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