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CIRIE. Iter per la gestione dei campi? Noi non partecipiamo

CIRIE. Iter per la gestione dei campi? Noi non partecipiamo

Il sindaco Loredana Devietti con il presidente del Ciriè Calcio, Riccardo Savat

“Il Ciriè Calcio non parteciperà alla procedura di affidamento della gestione dei campi da calcio”.

Così il presidente della società sportiva della città dei D’Oria, nonché ex presidente del consiglio comunale Riccardo Savant, commenta l’avvio dell’iter che porterà all’affidamento della gestione dei campi di via Grande Torino e via Biaune. L’avviso è comparso nei giorni scorsi sul sito internet cittadino.

Il Comune di Ciriè - è il comunicato - intende procedere all’affidamento della gestione degli impianti sportivi comunali di Via Biaune e di Via Grande Torino ad associazioni o a società sportive senza fini di lucro, secondo quanto previsto nella delibera di Consiglio Comunale n. 25 del 26/06/2017, che esprime la volontà dell’amministrazione comunale di coinvolgere in modo particolare queste realtà nella gestione degli impianti sportivi comunali”.

Le associazioni e le società sportive interessate possono proporre al Comune la propria candidatura, presentando un progetto preliminare accompagnato da un piano di fattibilità economico finanziario per la rigenerazione, la riqualificazione e l’ammodernamento, entro le 12.30 di lunedì 20 novembre.

La polemica

Che il Ciriè Calcio, attuale gestore degli impianti, non avesse intenzione di farsi avanti era chiaro già da mesi. Tempo fa, infatti, Savant aveva etichettato la procedura come “un chiaro intento di macelleria sociale”. S’erano scatenate accese polemiche, con il presidente della società che aveva chiesto un incontro con la Commissione per cercare di far tornare l’Amministrazione Devietti sui suoi passi. La giunta comunale, invece, aveva proseguito per la sua strada.  Si tratta di un tipo di concessione innovativo - aveva spiegato Devietti -. Da un lato la normativa ci spinge in questa direzione, dall’altro c’è la volontà di rispondere alle esigenze a alle capacità progettuali dell’associazionismo ciriacese”. Anche perché, da normativa, l’Amministrazione non può più dare alle associazioni contributi per la gestione delle strutture.  Ad oggi Savant conferma le sue rimostranze. “Una gestione del genere non ci sembra sostenibile, non è una strada percorribile - sottolinea -.  Il calcio è uno sport sociale, non genera costi, i ragazzi non pagano rette se non nella scuola calcio. I campi, inoltre, sono prati che con lo sforzo dei volontari abbiamo reso fruibili, non sono in sintetico, non permettono di auto-sostenersi”.

Attualmente la gestione è affidata direttamente al Ciriè Calcio fino a gennaio, con possibilità di proroga per la conclusione della stagione.

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