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CHIVASSO. Covid, Don Davide Smiderle non paga la multa

CHIVASSO. Covid, Don Davide Smiderle non paga la multa

La partita in oratorio del novembre scorso, durante il lockdown. Nel riquadro, Don Davide Smiderle

CHIVASSO. Don Davide non paga la multa per violazione delle norme anti Covid-19.  Al verbale di 533 euro elevato il 4 dicembre dalla polizia municipale per una partita di calcio a 5 tra ragazzi nel campo in sintetico dell’oratorio Beato Angelo Carletti di Chivasso quando il Piemonte era in zona rossa, il parroco del Duomo di Santa Maria Assunta aveva presentato ricorso al Prefetto di Torino. 

Trascorsi i 210 giorni da quel 30 dicembre scorso, il Prefetto Claudio Palomba non si è pronunciato e, dunque, il ricorso è stato accolto con la formula del silenzio assenso.

Ho rispettato le regole imposte dal Governo e dai protocolli firmati dalla Cei”, ha sempre sostenuto Don Davide Smiderle.

La conferenza episcopale dava la possibilità ai parroci di organizzare attività pastorali (catechesi, formazione, ma anche celebrazioni di cresime e prime comunioni).

Firmato dall’avvocato Alexander Boraso, il ricorso faceva leva sulla violazione dei Patti Lateranensi che regolano i rapporti tra Stato e la Santa Sede. 

I fatti. L’intervento della polizia municipale era stato richiesto da un cittadino, sorpreso nell’osservare una partita di calcetto nel cortile dell’oratorio in pieno lockdown.

Il chivassese aveva scattato una foto che riprendeva i ragazzi giocare. Era un venerdì pomeriggio. E a fronte di quella segnalazione, gli agenti avevano elevato il verbale a don Valerio D’Amico, all’epoca vice di don Davide, che quel pomeriggio era addetto alla sorveglianza dei ragazzi.

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