Continuano le polemiche a Chivasso sulle intercettazioni telefoniche tra il sindaco Claudio Castello e uno degli arrestati dell'operazione Platinum Dia. Dopo l'ultimo attestato di solidarietà di Chivasso Solidale al sindaco, è giunta in redazione anche la replica di Renato Cambursano, ex sindaco e parlamentare. Eccolo... "Cara Annalisa De Col e caro Domenico Scarano, Vi rispondo ora perché non utilizzo FB e quindi solo quando mi hanno girato su WA il vostro simpatico comunicato, lo posso fare. Visto che nella ragione sociale del vostro Movimento (?) compare il termine “solidale” era “giusto” che esprimeste tutta la vostra piena solidarietà a chi aveva usato contro la Stampa Libera ed il sottoscritto, termini come “sciacallaggio, livore, invidia” e lo facciate usando lo stesso linguaggio e non per tramite della Stampa Libera, ma sui social media! Ritorniamo ai fatti. Il 12 Giugno del 2017, il candidato a Sindaco, Claudio Castello, telefona a Vazzana -ora arrestato -chiamandolo per nome e gli dice esattamente così: “Adesso devi vincere, eh Pino”. Telefonata intercettata, registrata e ora riportata nell’Ordinanza del Tribunale di Torino. Come è ovvio per Annalisa e Domenico, l’intercettazione è avvenuta perché i magistrati sapevano che Pino era un “santo” uomo e volevano da questa telefonata, apprendere qualche nuova preghiera, ma purtroppo scoprono che così non è e lo mettono per iscritto nell’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di una trentina di ‘ndranghetisti! Un mese dopo, il 12 luglio 2017, scrivono ancora i Magistrati: “…appare evidente come Vazzana Giuseppe sia legato al sindaco di Chivasso da un’amicizia di vecchia data che gli consente di instaurare con quest’ultimo un canale di comunicazione privilegiato rispetto al resto della cittadinanza e di sottoporgli le proprie esigenze in maniera più snella ed informale rispetto alle consuete procedure burocratiche comunali”. Siamo a ”figli e figliastri”? A dirlo, carissimi Annalisa e Domenico, non sono io né i giornali, ma i Magistrati. Personalmente non so se Castello sapesse chi fosse Vazzana Giuseppe. Lo scoprirà la Magistratura. Compito della LIBERA STAMPA e dei cittadini pensanti e liberi, ai quali ho la presunzione di appartenere, è quello di raccontare i fatti e fare le proprie considerazioni, alla luce anche di quanto accaduto 10 anni fa, quando già ci siamo trovati con la malavita organizzata che tentava di mettere le mai sulla città di Chivasso, con il rischio dello scioglimento del Consiglio Comunale, superato solo perché nel contempo era stato eletto sindaco il dottor Libero Ciuffreda, il quale ora ha usato un’espressione molto chiara: INQUIETANTE! E’ metterla in caciara ricordare queste cose? Da parte mia Vi ricordo, ancora una volta, che nel 2006 mandai a “quel paese” chi di sua iniziativa mi prometteva voti ed il mio “naso doppio” funzionò alla perfezione. Persi le elezioni, ma vinse il mio onore. Quel tizio lo ritrovammo 5 anni dopo nell’operazione “Minotauro”. C’è o no una qualche differenza di comportamento? Vedete voi solidali con la coppia “famigliare”!
Renato Cambursano
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