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CHIVASSO. Esorcismi e possessioni diaboliche: interessante conferenza online per il Rotary Club di Chivasso

CHIVASSO. Esorcismi e possessioni diaboliche: interessante conferenza online per  il Rotary Club di Chivasso
Si è tenuta la videoconferenza online del Rotary Club di Chivasso sul tema “Esorcismi e possessioni diaboliche” con il prof. Andrea Nicolotti. Dopo i saluti del presidente del Rotary, Emanuele Ossola, Loris Actis Alesina ha introdotto il relatore: Andrea Nicolotti, che dopo la maturità classica presso il Liceo Classico di Chivasso “Isaac Newton” ha conseguito la Laurea e in seguito il Dottorato di ricerca presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino; attualmente è docente di Storia del cristianesimo e delle Chiese presso il Dipartimento di Studi Storici della medesima Università, e si occupa soprattutto di storia del cristianesimo antico, storia della liturgia, storia delle reliquie.
Molto interessante la serata, con spunti e condivisioni di diversi punti di vista sull’argomento. Per i cristiani la possessione diabolica è la presunta invasione del corpo di una persona da parte di uno spirito malvagio, con effetti nefasti sull’individuo ed episodi di temporanea perdita di coscienza. 
Il metodo prescritto dalla Chiesa per allontanare i demoni è l’esorcismo.
Il relatore ha fatto notare come nel mondo antico non sempre la possessione fosse considerata un male, perché esistevano anche possessioni benigne: è il caso, ad esempio, delle possessioni dei poeti da parte di qualche musa o divinità, o delle possessioni da parte di spiriti buoni in alcune culture extraeuropee. La concezione di possessione in senso soltanto negativo è giudaico-cristiana, ed era condivisa dallo stesso Gesù che, secondo i Vangeli, operò come esorcista e incaricò i suoi apostoli di fare altrettanto.
La pratica dell’esorcismo ha una lunga storia. Nei primi secoli del cristianesimo qualunque cristiano battezzato poteva compiere esorcismi, utilizzando preghiere e imprecazioni. C’erano però anche esorcisti ebrei e pagani; questo generava una competizione fra religioni diverse, le quali usavano i successi negli esorcismi come dimostrazione della validità delle proprie credenze.
A metà del III secolo d.C. la situazione cambiò sensibilmente. Per frenare un’attività troppo libera e indipendente messa in atto da parte degli esorcisti carismatici, la Chiesa man mano si impegnò a racchiudere il fenomeno nei confini della propria istituzione, da una parte creando l’ordine degli esorcisti, che dovevano essere rigidamente controllati dai vescovi, e dall’altra monitorando il contenuto dei rituali di esorcismo. Nell’alto medioevo prese forma il rituale che sarà poi utilizzato quasi ininterrottamente fino alla fine del XX secolo.
C’è da dire che con l’età moderna l’esorcismo e lo stesso concetto di possessione sono entrati in crisi. La moderna psichiatria ha sottratto agli esorcisti molte persone affette da infermità mentali che oggi vengono curate con psicofarmaci. Allo stesso tempo anche alcuni teologi si sono domandati se fosse opportuno continuare a praticare l’esorcismo: la riforma liturgica dei rituali degli ultimi decenni, che propone testi antidemoniaci molto più edulcorati rispetto al passato, è la prova di un certo disagio. Inoltre è stato dimostrato che le possessioni diaboliche avvengono quasi esclusivamente in ambienti culturali dove le persone sono già predisposte a concepirle, e quasi per nulla in quelle regioni del mondo dove non c’è la medesima concezione. Il fenomeno, peraltro, non è mai stato costante neppure nella Chiesa, dove ci sono stati periodi in cui c’erano pochi indemoniati e pochi esorcisti, e periodi in cui avveniva l’esatto contrario. Oggi si può dire che fra gli stessi cristiani c’è un dibattito aperto fra tradizionalisti, che continuano a sostenere queste pratiche, e progressisti che tendono a volerle abolire, considerandole una superstizione del passato.
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