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05 Settembre 2018 - 13:33
L’inaugurazione dell’archivio storico parrocchiale è avvenuta venerdì pomeriggio, alla presenza delle autorità comunali e del vescovo Monsignor Edoardo Cerrato
E’ stato presentato alle autorità civili e religiose e a tutta la comunità chivassese il lavoro di riordino dell’Archivio storico della Parrocchia del Duomo Santa Maria Assunta, che trova posto al secondo piano della Casa Parrocchiale.
L’idea di procedere con questo importante recupero è nata nel 2015 e il lavoro è stato ultimato dopo un anno e mezzo, grazie all’impegno di numerosi soggetti: il Prevosto don Davide Smiderle, che ha colto l’importanza di recuperare questo prezioso giacimento culturale che racchiude tracce della storia di tutta la città, Giuseppe Busso, Presidente dell’Unitre, che insieme ai volontari dell’Associazione ha promosso e seguito ogni fase del lavoro, Michela Tappero, archivista, che ha materialmente svolto la lunga fase di inventariazione; e poi l’Amministrazione comunale e il Lions Chivasso Host e Lions Chivasso Duomo che hanno contribuito per sostenere l’opera dal punto di vista finanziario.
Al momento inaugurale sono intervenuti: don Davide Smiderle, Monsignor Edoardo Aldo Cerrato, Vescovo di Ivrea, il sindaco Claudio Castello e l’Assessore alla Cultura Tiziana Siragusa, l’Assessore regionale all’Istruzione e Formazione Gianna Pentenero, Diego Robotti, funzionario della Soprintendenza ai Beni Archivistici di Piemonte e Valle d’Aosta.
“Nel 2015 – ha detto il sindaco Claudio Castello -, l’energia incontenibile di Giuseppe Busso ha incontrato quella di un’altra personalità, dotata anch’essa di altrettanta inesauribile energia: don Davide Smiderle. Dalla loro grande operosità è nata l’idea del recupero dell’Archivio storico parrocchiale e a loro va tutta la nostra riconoscenza per aver saputo imbastire gli elementi indispensabili per raggiungere questo traguardo. Il lavoro è stato brillantemente eseguito dalla dottoressa Michela Tappero, che sotto la supervisione della Soprintendenza dei Beni Archivistici e con il supporto degli Archivi Diocesani, ci consegna oggi uno spazio ordinato secondo i moderni criteri di archiviazione e soprattutto accessibile. Grazie a quest’opera ora sappiamo finalmente cosa c’è in questo archivio e possiamo disporne per analizzare i documenti e migliorare la conoscenza del nostro passato. Oltre all’onore di aver preso parte a questo progetto, voglio esprimere un sincero ringraziamento, mio personale e dell’Amministrazione comunale, a tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione e ai volontari dell’Unitre di Chivasso che da settembre consentiranno l’accesso a questi spazi”.
“Questo importante giacimento culturale si aggiunge all’Archivio storico comunale e alla nostra Biblioteca – ha aggiunto l’Assessore alla Cultura, Tiziana Siragusa –, raccolte inestimabili di documenti che vengono messe a disposizione della comunità di studiosi, di storici e di tutti i chivassesi. Sono molto contenta di sapere che già numerose scuole hanno chiesto di poter accedere a questo Archivio”.
L’Archivio storico è un importante giacimento culturale costituito da 13 Fondi Archivistici diversi, 3727 Unità Archivistiche, 154 faldoni disposti su 23,10 metri lineari di documentazione condizionata, infaldonata e compattata. I fondi presenti sono i seguenti: Archivio Parrocchia Santa Maria Assunta, Archivio di persona Don Piero Bertotti, Confraternita della Misericordia, Confraternita del Corpus Domini, Confraternita del Suffragio, Confraternita del Santissimo Nome di Gesù, Confraternita del Santissimo Rosario, Confraternita di Sant’ Elisabetta, Confraternita di San Giuseppe Agonizzante, Confraternita di Sant’Antonio da Padova, Compagnia di San Sebastiano, Altre compagnie, Unione Filodrammatica Chivassese. Da segnalare anche due copie della Summa Angelica del Beato Angelo Carletti e un manoscritto del Padre Borla sulla Storia di Chivasso. Una parte consistente, come sempre in questi casi, è costituita dai libri anagrafici di battesimo, morte, matrimoni e cresime. Il documento più antico è una Bolla di Papa Sisto IV del 1481 indirizzata ad Angelo Carletti mentre il documento anagrafico più antico è un registro dei battesimi del 1507.
L’archivio sarà tenuto a aperto e fruibile per il pubblico grazie ad una convenzione con l’Università della Terza Età di Chivasso che garantirà il personale volontario; gli orari di apertura saranno il mercoledì e il sabato dalle 10 alle 12 oppure su appuntamento.
Dopo il riordino dell’Archivio Storico Parrocchiale, ora il lavoro proseguirà con la catalogazione della Biblioteca parrocchiale che comprende circa 3 mila titoli, ai quali si aggiungono il fondo della Biblioteca del Convento dei Padri Cappuccini che quando hanno lasciato la città, è stato donato alla Parrocchia del Duomo.
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