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CASTELROSSO. Il cimitero sta cadendo a pezzi

CASTELROSSO. Il cimitero sta cadendo a pezzi

Matteo Doria tra l’erba alta del cimitero di Castelrosso

Ugo Foscolo, ne “I Sepolcri”, lo aveva inteso perfettamente: “una società che non ha il culto dei morti fra i suoi valori spirituali più preziosi, non merita di sopravvivere”. Incuria e mancata manutenzione che i cittadini di frazione Castelrosso ogni giorno constatano quando si recano al cimitero. L’erba alta cresciuta tra le tombe, il cancello d’ingresso arrugginito e le scalinate con marmi mancanti che creano situazioni di pericolo soprattutto agli anziani. Camminando tra i vari vialetti del cimitero ci si imbatte in un angolo compreso tra tombe di famiglia dove ci sono le lapidi di un bimbo “L’angioletto Bruno Michele Capra” nato il 19 maggio 1949 e morto un mese dopo e di Petronia Bosello: le due lapidi quasi non si vedono più perchè coperte dall’arba alta.

E’ il degrado in cui versa il cimitero di frazione Castelrosso, oggetto di un’interrogazione presentata dai consiglieri di opposizione Matteo Doria, Federico Savino e Domenico Ciconte e discussa, martedì sera, in Consiglio comunale.

E’ una situazione vergognosa anche perchè la gestione del cimitero, dall’inizio 2017 è affidata ad una ditta di Trino. Chiedo che il Comune verifichi il perchè di una mancata manutenzione e, eventualmente, proceda per una richiesta danni per mancato adempimento contrattuale” denuncia Matteo Doria.

A gestire il cimitero è la ditta Afib di Trino, che in questi giorni sta eseguendo, attraverso una convenzione in project financing, dei lavori per la realizzazione di nuovi loculi e avrebbe anche il compito della manutenzione del luogo.

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