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25 Ottobre 2017 - 09:15
Né Massimo Corcione, né Pasquale Potenza. Almeno per ora. S’è concluso con un “nulla di fatto” il congresso cittadino del Pd. 227 gli elettori sui 252 tesserati. Una la scheda bianca. Corcione ha ottenuto 114 voti, Potenza 112: a nessuno dei due la maggioranza dei seggi, quindi toccherà al neo direttivo composto da quaranta eletti scegliere a scrutinio segreto il nuovo segretario.
Va da sè che essendo il direttivo composto da venti membri di ciascuna delle due liste, la scelta su chi dovrà essere il nuovo segretario cittadino va presa a tavolino, con un accordo politico. Che, ad oggi, è tutt’altro che semplice.
“La base elettorale si è espressa, c’è un risultato - inforca Massimo Corcione, candidato per il ‘Pd che vorremmo’ -. Il tempo delle polemiche è finito. E’ il momento di ricostruire il percorso unitario...”.
“C’è stata una bella partecipazione, ma il risultato in questo momento penalizza gli elettori - commenta Pasquale Potenza della lista ‘Pasquale Potenza segretario’ -: alla fine abbiamo un circolo diviso a metà. Faremo delle valutazoni per capire come proseguire, valuteremo le strade possibili per trovare un accordo. Non me l’aspettavo di arrivare ad un pareggio del genere, venti a venti, nella composizione del direttivo...”.
“Il punto è proprio questo - incalza Corcione -. C’è un vincitore e un vinto, non un pareggio: una partita che si gioca a calcio e finisce 2-1, non si può ribaltare. Ho vinto di un solo gol, ma ho vinto. A parti invertite, un minuuto e mezzo dopo, per me sarebbe stato chiaro chi doveva essere il segretario”.
“Ho chiesto a Pasquale Potenza di fare il vice - conclude Corcione -. E oggi gli rinnovo lo stesso invito. Deve prevalere il buon senso. E’ vero che cercheremo di trovare una soluzione, ma è altrettanto vero che mi pare abbastanza chiara quella che dev’essere, nel rispetto delle scelte prese dalla nostra base. Che lui faccia il segretario ed io il suo vice, francamente, la vedo dura...”.
“E’ una strada percorribile, certo, quella che io possa fare il vice di Corcione, ma anche quella inversa, con Corcione mio vice - mette le mani avanti Potenza -. Si potrebbe fare un ticket alla pari, dove solo formalmente uno è segretario e l’altro vice, ma in realtà si guida il circolo insieme. Incontrerò il mio gruppo nei prossimi giorni e valuteremo il da farsi. Per noi è chiaro che si è trattato di un sostanziale pareggio. Ecco perché potremmo anche approfondire con la segreteria provinciale l’ipotesi di una terza via, quella di un commissario. Non credo sia percorribile, ma se dovesse essere necessario per mettere tutti d’accordo, non vedo perché escludere questa soluzione a priori”.
S’annuncia una settimana “calda”, per i democratici chivassesi.
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