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CHIVASSO. Il Tribunale del riesame rimette in libertà Davide Gioffrè

CHIVASSO. Il Tribunale del riesame rimette in libertà Davide Gioffrè

Il Tribunale di Torino, Sezione del Riesame, nelle persone dei magistrati Dott.ssa Daniela Colpo (presidente), Dott.ssa Marta Sterpos (giudice) e Dott.ssa Francesca Roseti (giudice relatore) ha accolto il riesame proposto da Davide Gioffrè, difeso dall’avvocato Antonino Napoli del foro di Palmi (RC), avverso l'ordinanza del GIP del Tribunale di Ivrea del che aveva applicato la misura della custodia cautelare in carcere ed ha annullato l'ordinanza impugnata limitatamente alla parte in cui ha applicato la massima misura cautela in relazione a diverse ipotesi di spaccio di sostanza stupefacente di tipo cocaina e, in riforma dell'ordinanza impugnata nella parte in cui ha applicato la custodia cautelare in carcere in relazione al reato  di spaccio di marijuana, ha sostituito, nei confronti del ricorrente Davide Gioffrè, la misura della custodia cautelare in carcere con l'obbligo di dimora nel Comune di Chivasso e l'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Ordinando l'immediata liberazione di Gioffrè Davide se non detenuto per altra causa.

L’ordinanza, che aveva portato in carcere il Gioffrè, era stata emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Ivrea, dott. Alessandro Scialabba, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica dott. Giuseppe Drammis, in seguito ad un’importante indagine, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Chivasso, che aveva portato a contestare a diversi giovani varie ipotesi di spaccio, nelle province di Torino e Biella, di stupefacenti di tipo cocaina e marijuana.

Il GIP aveva previsto il carcere per quattro persone (indagate per detenzione e spaccio di cocaina): un giovane di Volpiano, il 21enne Arcangelo Cuzzupi, e tre ragazzi di Chivasso: Bruno Lazzaro, di 28 anni, il fratello Enrico, di 21, e Davide Gioffre’, 21 anni.

Ora, il Tribunale della Libertà ha notevolmente ridimensionato le accuse a Gioffrè e, accogliendo il riesame dell’avvocato Antonino Napoli, ne ha disposto la sua scarcerazione.

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